Graduatorie docenti per la mobilità e riconoscimento del punteggio per il servizio prestato presso istituti non statali o paritari

Sabrina Apa
01 Agosto 2018

L'art. 2, comma 2, d.l. n. 255 del 2001 ha espressamente preso atto della equiparazione di servizi statali e paritari, disponendo che essi siano “valutati nella stessa misura”; né vi sarebbe ragione alcuna per limitare l'efficacia della suddetta disposizione legislativa, eventualmente applicabile anche in via analogica, alla formazione delle graduatorie per l'assunzione del personale docente statale...

L'art. 2, comma 2, d.l. n. 255 del 2001, ha espressamente preso atto della equiparazione di servizi statali e paritari, disponendo che essi siano “valutati nella stessa misura”; né vi sarebbe ragione alcuna per limitare l'efficacia della suddetta disposizione legislativa, eventualmente applicabile anche in via analogica, alla formazione delle graduatorie per l'assunzione del personale docente statale per pervenire, invece, all'opposta soluzione in sede di mobilità del medesimo personale e di ricostruzione di carriera.

La stessa Ragioneria Generale dello Stato, con nota n. 0069064 del 4 agosto 2010, ha riconosciuto che la l. n. 62 del 2000: “nulla ha modificato in materia di riconoscimento dei servizi pre-ruolo svolti..nelle predette istituzioni non statali paritarie che, pertanto, continuano ad essere valutabili, ai fini sia giuridici che economici, nella misura indicata dall'art. 485, d.lgs. 16 aprile 1994 n. 297 […] Si sottolinea, infine, che le disposizioni contenute nell'art.1-bis, d.l. 5 dicembre 2005, n. 250 […] nello statuire che la frequenza delle scuole paritarie costituisce assolvimento del diritto-dovere all'istruzione ed alla formazione, pongono sulla stesso piano il tipo d'insegnamento ivi espletato con quello previsto presso le scuole statali”. Anche la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di chiarire come “la parificazione dei servizi costituisce logico corollario di una parificazione degli istituti privati a quelli pubblici sulla scorta di adeguati parametri atti a valutare l'omogeneità qualitativa dell'offerta formativa”.

La stessa Corte di legittimità in plurime occasioni ha rilevato come il servizio prestato presso istituti non statali o pareggiati, laddove sussista identità di titolo di studio, durata degli anni scolastici, orari e programmi debba essere parificato a fini giuridici ed economici a quello prestato nelle scuole statali.

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