Socio illimitatamente responsabile di una società di persone, esdebitazione e prova della non fallibilità
24 Settembre 2021
Il socio illimitatamente responsabile di una società di persone può accedere al beneficio dell'esdebitazione del soggetto incapiente ex art. 14 quaterdecies L. 3/2012?
Caso pratico - Un socio accomandatario di società in accomandita semplice depositava dinanzi al Tribunale di Mantova una domanda per l'accesso al beneficio dell'esdebitazione del debitore incapiente, ai sensi dell'art. 14 quaterdecies L. 3/2012 L'indebitamento del ricorrente era esclusivamente riconducibile all'attività della società di persone, rispondendo egli solidalmente e illimitatamente delle obbligazioni sociali, nel rispetto di quanto statuito dall'art. 2313 c.c. Tuttavia, nel formulare la domanda, il debitore non dimostrava che la società di cui era socio non superava le soglie dimensionali di cui all'art. 1 L.F. e, dunque, non provava al giudice di non essere assoggettabile a fallimento in estensione. Il Tribunale di Mantova, in composizione monocratica, dopo aver accertato la mancata dimostrazione dell'assoggettabilità alle sole procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, dichiarava inammissibile la domanda del debitore.
Spiegazioni e conclusioni - Il Tribunale di Mantova, con la pronuncia in commento, si è espresso sull'ammissibilità di una domanda di esdebitazione del debitore incapiente, ex art. 14 quaterdecies L. 3/2012, promossa da un socio illimitatamente responsabile. Tale questione, con ogni evidenza, rappresenta una coniugazione di quella, più generale e assai discussa in dottrina e giurisprudenza, in ordine all'ammissibilità di una domanda da sovraindebitamento presentata da un socio di società di persone, che risponde solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali e può fallire in estensione ai sensi e per gli effetti dell'art. 147 L.F. Come noto, l'art. 14 quaterdecies L. 3/2012 stabilisce che «il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all'esdebitazione (…)». Sulla scorta di ciò e dell'ampiezza della norma, che si rivolge indistintamente alle persone fisiche (in possesso di determinati requisiti), il Tribunale di Mantova esordisce rilevando l'astratta ammissibilità della domanda di esdebitazione del debitore incapiente formulata da un socio illimitatamente responsabile di società di persone, rientrando anch'esso nella categoria individuata dall'art. 14 quaterdecies L. 3/2012. Tuttavia, tale circostanza non risulta sufficiente per accordare il beneficio dell'esdebitazione. Ed infatti, il Tribunale di Mantova, correttamente, ricorda che possono accedere alle procedure da sovraindebitamento, ai sensi dell'art. 7 L. 3/2012, solamente i soggetti che non sono assoggettabili a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dalla stessa legge. La suddetta disposizione, a parere del giudice adito, esclude che un soggetto (anche solo) astrattamente fallibile possa intraprendere una delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (in questo senso si veda anche Trib. Milano 18 agosto 2016; contra, Trib. Rimini 9 marzo 2019). In ragione di quanto sopra, il Tribunale di Mantova ha statuito che il socio illimitatamente responsabile di società di persone, per accedere ad una qualsiasi procedura disciplinata dalla L. 3/2012, ivi compresa l'esdebitazione del debitore incapiente, debba necessariamente allegare e dimostrare, con il deposito del ricorso introduttivo, la non assoggettabilità al fallimento in estensione e, dunque, il mancato superamento delle soglie di fallibilità della società al cui capitale partecipa. Diversamente, la domanda deve essere dichiarata inammissibile. Nel caso di specie, non essendo stata dimostrata la non fallibilità della società, l'istanza del debitore è stata respinta.
Normativa e giurisprudenza
|