Ammissione al passivo del credito della Regione per omesso versamento di tasse automobilistiche: credito privilegiato o credito chirografario?

Eleonora M.P. Ruggieri
10 Settembre 2021

Il privilegio di cui all'art. 2752, ultimo comma, c.c. - riferito letteralmente ai “crediti per le imposte, tasse e tributi dei comuni e delle province previsti dalla legge per la finanza locale” - va riconosciuto anche al credito regionale da tassa automobilista, in quanto la norma è suscettibile di interpretazione estensiva e il credito per tributi regionali presenta le caratteristiche necessarie e sufficienti per poterlo considerare alla stregua dei tributi degli enti locali in senso stretto.

Ammissione al passivo del credito della Regione per omesso versamento di tasse automobilistiche: credito privilegiato o credito chirografario?

Il privilegio di cui all'art. 2752, ultimo comma, c.c. - riferito letteralmente ai “crediti per le imposte, tasse e tributi dei comuni e delle province previsti dalla legge per la finanza locale” - va riconosciuto anche al credito regionale da tassa automobilista, in quanto la norma è suscettibile di interpretazione estensiva e il credito per tributi regionali presenta le caratteristiche necessarie e sufficienti per poterlo considerare alla stregua dei tributi degli enti locali in senso stretto.

Il caso. Una Regione aveva presentato domanda di ammissione al passivo nel fallimento di una s.r.l. di un proprio credito per omesso versamento di tasse automobilistiche da parte della società poi fallita chiedendo il riconoscimento del privilegio ex art. 2752, comma 3, c.c.. Sia il giudice delegato che il Tribunale in sede di opposizione allo stato passivo, però, conferivano al credito natura chirografaria, sul presupposto che la norma in questione facesse testuale riferimento alla nozione di “ente locale”, nozione in cui non può essere ricondotto l'ente regionale in quanto l'art. 2, comma 1, del TUEL definisce quali enti locali i «comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni». La Regione ha quindi promosso ricorso per cassazione.

La decisione della Corte. La Corte di Cassazione accoglie il ricorso della Regione, confermando il proprio orientamento e riconoscendo quindi il privilegio di cui all'art. 2752, ultimo comma, c.c. al credito regionale da tassa automobilistica.

La Corte, in primo luogo, sottolinea come sia ormai principio del tutto acquisito che le disposizioni sui privilegi possano, di per sé, tollerare l'eventualità di una interpretazione estensiva; in secondo luogo, si afferma che il credito per tributi regionali (tra cui rientra quello per tassa automobilistica) presenta le caratteristiche necessarie e sufficienti affinché allo stesso possa essere applicato - in via di interpretazione estensiva - il privilegio di cui all' art. 2752, ultimo comma, c.c.

Con riferimento alla portata dell'art. 2, comma 1, del TUEL, la Corte precisa che lo stesso circoscrive espressamente la sua portata definitoria al solo ambito del testo unico degli enti locali, con la conseguenza che la definizione di ente locale ivi contenuta non può valere per ognuna delle disposizioni vigenti nell'ordinamento giuridico in cui compare la predetta locuzione.

Viene quindi cassato il decreto impugnato e la Corte, decidendo nel merito, riconosce il privilegio invocato dalla Regione.

Fonte: dirittoegiustizia.it

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