Concordato preventivo: obblighi e termini per il deposito dell'informativa

22 Gennaio 2020

Concordato preventivo obblighi informativi ex art. 161, comma 8, L. Fall. 1 - il termine di 30 giorni per il deposito dell'informativa decorre dalla data del decreto o dalla sua comunicazione al debitore? 2 - il termine per il deposito delle relazioni mensili decorrono tutte dal primo termine, ovvero dalla data di deposito dell'ultima relazione?

Concordato preventivo obblighi informativi ex art. 161, comma 8, L. Fall.

1 - il termine di 30 giorni per il deposito dell'informativa decorre dalla data del decreto o dalla sua comunicazione al debitore?

2 - il termine per il deposito delle relazioni mensili decorrono tutte dal primo termine, ovvero dalla data di deposito dell'ultima relazione?

Il debitore che chiede la fissazione del termine (60, 120, 180 gg.) per il concordato con riserva deve depositare una relazione informativa sulla gestione finanziaria e sull'attività compiuta ai fini della predisposizione della proposta e del piano, con periodicità mensile.

Si pone il problema della decorrenza del termine mensile, potendo esso essere computato:

  • dal deposito del ricorso;
  • dalla sua pubblicità verso i terzi;
  • dal decreto del tribunale che ha aperto la procedura;
  • dalla comunicazione del decreto al debitore.

Per individuare la giusta decorrenza del termine, occorre capire a che cosa e a chi serve la procedura di concordato con riserva e quali interessi comprima: essa giova al debitore, che può predisporre la proposta ed il piano di concordato senza dover temere e senza doversi difendere da iniziative individuali estemporanee dei creditori, il cui diritto di ottenere soddisfazione coattiva del credito subisce una compressione per tutto il termine concesso dal tribunale.

Essi quindi sono interessati a seguire tutte le vicende del debitore nella fase della compressione del loro diritto, anche in funzione del possibile esisto concordatario.

Ed è infatti a loro, oltre che al tribunale, che sono destinate le relazioni informative periodiche, che sono perciò soggette all'iscrizione nel Registro delle Imprese: i creditori devono poter conoscere la reale situazione finanziaria dell'azienda e se il debitore sta lavorando seriamente alla proposta ed al piano, sicché è ragionevole e consequenziale attendersi che il debitore, sin dalla pubblicazione della domanda nel registro delle imprese:

  1. inizi già a lavorare alla proposta ed al piano, senza attendere il decreto del tribunale, dato che il termine che il tribunale concederà decorre già dalla domanda di concordato con riserva e non dal provvedimento del tribunale (Cass. Civ., 19 novembre 2018 n. 29740), che può intervenire anche dopo qualche giorno, e non sarebbe giusto che il debitore restasse nel frattempo senza tutela dalle azioni dei creditori;
  2. depositi la prima relazione informativa 30 gg. dopo la pubblicazione della sua domanda nel registro delle imprese e, successivamente, anche le altre, a distanza di 30 gg. dalla precedente, anche perché altrimenti, nel caso di termine concesso di soli 60 gg., il debitore farebbe in tempo a depositare una sola relazione informativa, contro lo spirito della norma, che vuole invece che la sua situazione sia costantemente leggibile sia dal tribunale che dai terzi.

Peraltro, già lo stesso deposito della domanda di CP con riserva (pubblicata nel registro delle imprese) determina gli effetti protettivi in favore del debitore, per cui, anche a maggior tutela dei creditori, per evitare che gravino su di loro le incertezze degli adempimenti di terzi (tribunale, debitore, cancelliere), il termine iniziale decorre dalla iscrizione della domanda nel registro delle imprese (così FERRO M., La Legge fallimentare, sub art. 161, Padova, 2014).

A tutela dei creditori, il cui diritto non può restare compresso oltre il termine di legge, è stabilito infine che il termine del concordato con riserva non è soggetto alla sospensione feriale (Cass. Civ., 13 giugno 2018 n. 15435).

Riferimenti:

Normativi

Art. 161, co. 8, L.F.

Dottrinali

Per la decorrenza dalla comunicazione del decreto: PENTA A., Il nuovo concordato in bianco: istigazione ad usi strumentali e dilatori, Fall. 2014, 105. Per la decorrenza dal momento dell'iscrizione della domanda nel registro delle imprese: NARDECCHIA G.B., L'inammissibilità del concordato preventivo con riserva, Fall. 2013, 960 s.

Per la decorrenza degli effetti previsti dall'art. 168 L.F. dal momento dell'iscrizione della domanda nel registro delle imprese: VELLA P., Il controllo giudiziale sulla domanda di concordato “con riserva”, Fall. 2013.

Giurisprudenziali

Cass. civ., sez. I, 19 Novembre 2018, n. 29740

Nel caso di presentazione della domanda di concordato con riserva, di cui all'art. 161, comma 6, L. fall., come introdotto dall'art. 33 del D.L. 22 n. 83/2012, conv. con modif. dalla L. n. 134/2012, il termine che il giudice concede per il deposito della proposta, del piano e della documentazione di cui ai commi 2 e 3 del citato articolo, decorre dalla data di presentazione della detta domanda, non da quella dell'emissione del provvedimento con cui il giudice concede il termine, né dalla comunicazione di tale provvedimento da parte della cancelleria”.

Cass. civ., sez. I, 13 Giugno 2018, n. 15435.

“Allorchè il concordato preventivo con riserva sia proposto in pendenza di istanza di fallimento, i termini concessi dal giudice per il deposito della proposta, del piano e della documentazione non sono soggetti alla sospensione feriale, in forza di quanto previsto dall'art. 3 della l. n. 742 del 1960 che, attraverso il richiamo all'art. 92 del R.D. n. 12/1941, la esclude per i procedimenti relativi alla dichiarazione e revoca di fallimenti.”

Per la decorrenza degli obblighi informativi dal decreto del tribunale: Trib. Bergamo 15 febbraio 2013; Trib. Bolzano 25 settembre 2012.

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