Adempimenti connessi al D.L. n. 119/2018 e novità operative nella Circolare n. 1/DF 2019

08 Luglio 2019

La Direzione della Giustizia Tributaria ha emanato la Circolare n. 1/DF del 4 luglio 2019, con la quale chiarisce le modalità con cui dare esecuzione nel Processo Tributario Telematico alle disposizioni del D.L. n. 119/2018, introduce una importante novità e ripercorre gli adempimenti per le parti e le segreterie delle Commissioni Tributarie.

La Direzione della Giustizia Tributaria ha emanato la Circolare n. 1/DF del 4 luglio 2019, con la quale chiarisce le modalità con cui dare esecuzione nel Processo Tributario Telematico alle disposizioni introdotte dal D.L. n. 119/2018, introduce una importante novità e ripercorre gli adempimenti per le parti e le segreterie delle Commissioni Tributarie.

La novità introdotta con la Circolare in commento è l'accettazione dal S.I.Gi.T. di documenti sottoscritti con firma digitale PADES; a partire dal 6 luglio, difatti, il sistema informatico ammetterà anche tale formato di firma applicato su documenti in formato .pdf e ciò in conseguenza della equiparazione della sua valenza giuridica al formato CADES effettuato dalla Corte di Cassazione con la sentenza SS.UU. 10266/2018.
La circolare rammenta agli utenti che il sistema di firma PADES non modifica l'estensione del nomefile, il quale anche dopo la sottoscrizione digitale continuerà a mantenere quello ante firma, e che il documento potrà essere apribile con un semplice software di “Adobe Acrobat Reader”.

Per quanto alle disposizioni del D.L. n. 119/2018, i punti di particolare rilievo, rispetto a quanto già descritto nella news riguardante tale norma, possono essere sintetizzati come segue:

1) Deroga al regime della obbligatorietà: da un lato viene precisato che il difensore che difenda la parte per atti inferiori o pari a € 3.000,00 o rappresenti se stesso, è sempre tenuto ad utilizzare il canale telematico e dall'altro si precisa che l'autorizzazione al deposito eccezionale con modalità cartacea può essere concesso anche in sanatoria o d'ufficio;

2) Modalità operative delle notifiche tramite PEC: vengono precisati gli elementi consigliabili da utilizzare nel caso di notificazione di un atto introduttivo del giudizio ed, in particolare, oltre ad indicare nell'oggetto “Notifica eseguita ai sensi dell'art. 16-bis, comma 3, del d.lgs. n. 546/1992”, specificare nel corpo del messaggio;

a) La tipologia dell'atto introduttivo;

b) L'atto impugnato;

c) Il nome, cognome ed il codice fiscale del difensore/ufficio;

d) Il nome, cognome/denominazione, ragione sociale e codice fiscale della parte che ha conferito la eventuale procura alle liti;

e) Il nome, cognome/denominazione e ragione sociale del destinatario;

f) L'indirizzo PEC a cui l'atto viene notificato;

g) La Commissione Tributaria adita.

3) Indirizzi PEC: viene raccomandato agli enti impositori e della riscossione di indicare nelle istruzioni sul retro dell'atto impositivo o di riscossione, l'indirizzo PEC al quale essere indirizzati i ricorsi, in conformità ai principi dell'articolo 7 dello Statuto del contribuente;

4) Controlli ante e post trasmissione: la circolare precisa che la firma digitale apposta deve essere valida non solo alla notifica degli atti, ma anche al loro deposito e, pertanto, se essa risultasse scaduta occorre sottoscrivere un nuovo atto con una firma valida che contenga la dichiarazione che esso risulta conforme a quello notificato.

5) Pagamento del CUT: a decorrere dal 24 giugno 2019 è possibile effettuare i pagamenti del CUT attraverso la piattaforma PagoPa, presente nel Processo Tributario Telematico e non occorre più depositare alcuna ricevuta perché a ciò provvede in automatico il sistema. Proprio in virtù della necessità di indicare il numero di RGR/RGA del ricorso per cui il CUT viene pagato, tale pagamento con PagoPa deve essere effettuato dopo il deposito. In particolare si potrà pagare dal link presente nella PEC con cui si riceve il numero di iscrizione a ruolo, oppure anche successivamente, dall'Area personale nel PTTT, sempre indicando il numero di RG.

6) Malfunzionamento del S.I.Gi.T.: viene precisato che l'indisponibilità della funzionalità del PTT per il deposito degli atti ovvero dei servizio funzionali al diritto di difesa è resa pubblica mediante avvisi sul portale www.giustiziatributaria.gov.it , i quali potranno essere utilizzati per la richiesta di rimessione in termini. In caso di eventi eccezionali che determinano l'indisponibilità del PTT si provvederà ad attestarli mediante apposito decreto di mancato funzionamento e i termini che scadono durante tale periodo di non funzionamento sono prorogati al decimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto in GU.

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