Nota di Iscrizione a ruolo: Ricorso (Parte Seconda)

Gabriele Carazza
30 Maggio 2019

Scheda tecnica sulla Nota di Iscrizione a ruolo (NIR). Parte Seconda.
10. Scheda dati Parti Resistenti

La sesta schermata proposta dal sistema riguarda le “Parti Resistenti”; anche in questo caso essa viene proposta con riguardo al numero delle parti indicate nella scheda “Dati Generali” ed è in prima battuta caratterizzata dal triangolo giallo, non essendone avvenuta la compilazione.

La scheda propone un menu a tendina circa la “Tipologia parte ricorrente” che consente di scegliere tra le due voci possibili:

  • Parte Resistente;
  • Altra Parte Resistente.

Salvo i casi particolari, che prevedono la presenza di una altra parte resistente oltre quella principale, selezioneremo la prima voce “PARTE RESISTENTE”; tale selezione apre un secondo menu “Tipologia soggetto resistente”, da cui si può selezionare

  • Ente Impositore;
  • Persona Fisica/altro soggetto;
  • Società Riscossione.

La nostra scelta andrà effettuata in base al soggetto contro cui stiamo presentando il ricorso, ed a cui lo abbiamo notificato, per cui se si tratta del “Concessionario per la riscossione” (oggi “Agenzia Entrate Riscossione”) che ci ha notificato una cartella esattoriale, o altro atto di sua competenza, sceglieremo la voce “Società di riscossione”, mentre se si tratta di qualunque altro soggetto che ci abbia notificato un atto di liquidazione o accertamento di imposte e tributi, selezioneremo la voce “Ente Impositore”.

Il Quesito

Come devo compilare questa scheda se ho impugnato l'atto ricevuto sia nei confronti del Concessionario per la riscossione che dell'Agenzia delle Entrate, che lo aveva emesso?

Nel caso in cui i soggetti contro cui abbiamo proposto ricorso siano ambedue quelli possibili come parti resistenti, dovremo, innanzitutto, aver cura di indicare nella scheda “Dati Generali” il valore “2” alla voce “Parti Resistenti” e, quando arriveremo a compilare la scheda in questione, il sistema ce ne proporrà 2, con l'indicazione sulla prima di “Parti Resistenti (1 di 2).

Procederemo, quindi, alla compilazione selezionando per la prima scheda Ente Impositore e nella seconda Società di riscossione.

10.1. Ente Impositore

La scelta “Ente Impositore” abiliterà i campi:

- “tipo Ente” da cui si potrà selezionare l'Ente prescelto (Agenzia Dogane; Agenzia Entrate; Altri Uffici; Camere di Commercio; MEF-Segreteria CT; Regione-Provincia-Comune);

- “Provincia”, che viene già suggerito dal sistema, ma che può essere cambiata;

- “denominazione Ufficio”, che consente di individuare un Ufficio Locale di riferimento rispetto all'Ente ed alla Provincia selezionati. L'elenco di tali uffici è generato in automatico dal S.I.Gi.T. in base alle informazioni dei precedenti box.

Ad esempio, la selezione dell'Ente “Agenzia Entrate” con riferimento alla Provincia di Cuneo, porterà alla selezione dell'Agenzia Entrate Direzione Provinciale di Cuneo come unica scelta plausibile; invece l'Ente “Agenzia Dogane” per la Provincia di Cuneo consentirà la scelta alternativa “Dogana di Cuneo Sezione Levaldigi” oppure “Ufficio delle Dogane di Cuneo”; la scelta della categoria Regione-Provincia-Regione consentirà tutte le scelte possibili per la Provincia selezionata, nel caso, verranno indicati tutti i Comuni della Provincia e la Provincia stessa.

10.2. Società di Riscossione

Se la nostra scelta è “Società di Riscossione”, il S.I.Gi.T. abiliterà i campi:

- “Provincia”, già suggerito dal sistema;

- “Denominazione Ufficio” con possibilità di selezionare dal menu a tendina l'Ufficio del concessionario di riferimento per la Provincia.

Nell'esempio, verrà selezionato come Agente di Riscossione per la Provincia di Cuneo, come una unica scelta, l'Agenzia Entrate – Riscossione di Cuneo.

10.3. Persona Fisica/Altro Soggetto

La scelta “Persona Fisica” abiliterà i campi:

- “natura giuridica” da cui si potrà selezionare la natura del soggetto (Persona fisica; Impresa individuale/Familiare; Lavoratore autonomo/professionisti; Consorzi; Cooperative; Enti non commerciali/onlus; Fondazioni; Società di capitali ed enti equiparati; Società di persone ed enti equiparati; Soggetti non residenti; altro);

- “Codice Fiscale” e “Cognome/Denominazione”, sono campi comuni ed obbligatori per tutti i soggetti; altrimenti, in base alla tipologia dei soggetti verranno aggiunti anche altri campi, quali ad esempio i dati personali per la persona fisica e la possibilità di indicare che si agisce in qualità di eredi di altro soggetto.

Per le indicazioni di compilazione valgono le medesime specifiche fornite ai punti precedenti per ognuna delle voci della “Natura Giuridica” del “Ricorrente”, a cui si rinvia.

10.4. Residenza/Sede legale: Parti comune a tutti i soggetti resistenti

Compilata la prima parte relativa alla tipologia della parte resistente, del soggetto resistente ed inseriti i dettagli relativi, così come risultanti dai campi nei vari box, si dovrà procedere con la compilazione della parte in calce alla scheda, comune a tutte le tipologie (Ente Impositore, Società di Riscossione, Persona Fisica) e presenta alcuni campi a testo libero “indirizzo”, “CAP” e “indirizzo di PEC, mentre i campi “Provincia”, “Comune” e “Stato” vengono compilati mediante menu a tendina, con le medesime regole dettagliate al precedente punto 3.1.2.2.1.

- l'ultima voce “data notifica del ricorso al resistente” è un campo compilabile mediante inserimento a testo o selezione dal calendario:

Effettuato l'inserimento, è possibile procedere, utilizzando il pulsante “Salva”.

11. Scheda Atti impugnati

La settima schermata proposta dal sistema riguarda gli “Atti impugnati”; la scheda reca innanzitutto il numero di atti impugnati così come indicati in “dati generali”.

Nell'esempio, si ha “1 di 1”, poiché in dati generali si è indicato come 1 il numero di atti impugnati.

Seguono quindi la scheda relativa alle “Imposte” e quella dove viene effettuata l'indicazione delle “Parti collegate all'atto”.

11.1. Atti

La prima parte della schermata atti impugnati viene generata sulla scorta dell'Ufficio Impositore impostato nella schermata precedente (Parti resistenti).

La voce “Denominazione ufficio” propone in maniera predefinita il soggetto selezionato, ma è possibile operare una modifica, selezionando “NUOVO UFFICIO”.

Il campo “Tipologia atto” andrà ad indicare il tipo di atto selezionabile in relazione all'Ente prescelto; nel caso in esame, avendo selezionato l'Agenzia Entrate Direzione Provinciale – Cuneo, si avranno come atti oggetto di selezione quelli relativi a tale ufficio, ad esempio “AVVISO DI ACCERTAMENTO”.

Il campo “Numero Atto”, a testo libero, consente l'inserimento del numero dell'atto impugnato, mentre la “Data Notifica Atto” potrà essere immessa a testo libero o mediante il calendario, come già visto in altre schede precedenti.

Il campo importo complessivo dell'atto consentirà di inserire il valore complessivo, andando a specificare se il “Valore Controverso” risulta essere il Tributo o la sola Sanzione.

Abbiate cura di individuare esattamente se l'atto che state impugnando concerna il tributo e le sanzioni, oppure riguardi unicamente le sanzioni.

Ricordate che l'unico importo rilevante ai fini della controversia è il valore controverso, in quanto su di esso viene calcolato il contributo unificato dovuto.

Il pulsante “Contributo Unificato” è in effetti uno strumento di calcolo e cliccandoci sopra permette di conoscere agevolmente il CUT dovuto sulla base dell'importo indicato.

È consigliabile effettuare il calcolo, perché tale operazione, oltre a farci verificare se abbiamo pagato l'importo corretto, abilita l'importo ottenuto nella successiva scheda “Calcolo CU”.

Sul lato destro dello schermo invece sono presenti alcuni campi che è possibile selezionare:

  • Presenza di istanza di sospensione atto impositivo”;
  • "Presentato Reclamo-Mediazione" (art. 17, d.lgs. n. 546/1992);
  • Atto di valore indeterminabile”.

Le prime due voci andranno selezionate se è presente l'istanza di sospensione oppure se il ricorso è anche Reclamo/Mediazione, rientrando l'atto impugnato tra quelli previsti dal citato articolo di legge.

Particolare attenzione dovete avere, invece, alla terza voce, perché se clicchiamo su “Atto di valore indeterminabile” il campo valore controverso diverrà grigio e non compilabile, mentre come valore di CU apparirà di default “120”, che rappresenta l'importo da pagare in tale caso particolare in cui l'atto impugnato non ha un valore determinabile.

11.2. Imposte

La seconda parte della schermata atti impugnati comporta la possibilità di inserire le imposte, indicando dapprima la “Materia Procedimentale” e solo dopo l'”Imposta”.

La Materia procedimentale viene selezionata attraverso il solito menu a tendina e confermato mediate il pulsante “Aggiungi Materia”.

In pratica

RICORDATE che la semplice selezione della voce all'interno del box “Materia Procedimentale” non è sufficiente a farla acquisire al S.I.Gi.T. e se doveste procedere oltre e salvare la pagina, comparirebbe l'indicazione dell'errore dell'assenza di tale voce ed il relativo campo sarebbe vuoto e con il colore rosa.

Viceversa, dopo aver cliccato sul pulsante anzidetto, la voce selezionata apparirà in un ulteriore box “Riepilogo Materie Procedimentali”.

Nell'esempio di seguito è stato inserita come materia la voce ” ACCERTAMENTO IMPOSTE”.

Il Quesito

Se con il ricorso che sto compilando ho impugnato un atto riferito a diverse materie procedimentali, come devo procedere?

Nel caso in cui dobbiamo inserire più materie procedimentali dobbiamo semplicemente effettuare l'operazione descritta al punto precedente per tante volte quante sono le materie, selezionando ogni volta quella che ci interessa.

Al termine dell'operazione il sistema ce le proporrà tutte nel box “Riepilogo Materie Procedimentali”.

Le Imposte vengono selezionate dal menu “Tipo Imposta” con selezione successiva dell'“Imposta”. Il sistema ne faciliterà la individuazione in quanto a seconda del “Tipo” selezionato, ci proporrà solo le imposte ad esso corrispondenti.

Nell'esempio, è stata selezionata la tipologia “IRPEF” e quindi il S.I.Gi.T. ci propone la scelta tra tutte le tipologie di tale voce d'imposta:

Occorre poi completare tale sezione mediante l'indicazione degli importi per maggior imponibile, sanzioni ed interessi, oltre a selezionare l'anno di imposta, come rilevabili dall'atto impugnato; fatto ciò, come per la voce precedente, abbiate cura di completare l'operazione cliccando sul pulsante “inserisci imposta”, facendo apparire il riepilogo di quanto indicato nel nuovo box che appare al di sotto:

Anche per l'imposta, come specificato nel box del quesito, se l'atto impugnato ne contenesse più di una, occorrerà ripetere l'operazione descritta tante volte quante sono le imposte da impugnare.

11.3. Parti collegate all'atto

La terza parte della schermata atti impugnati consente di inserire le parti collegate all'atto, contribuente ed impositore.

La scelta viene ancorata a quanto immesso in precedenza e pertanto, cliccando sull'icona del menù a tendina in esso troveremo da selezionare le parti immesse in precedenza.

La selezione andrà fatta uno per volta selezionando la singola voce e cliccando sul pulsante “aggiungi soggetto”; effettuata la selezione, tutti i soggetti risulteranno inseriti nel nuovo box “Soggetti collegati” e solo ora si potrà procedere oltre attraverso il pulsante “Salva” senza che il sistema ci segnali errori o campi assenti.

12. Scheda Documenti

L'ottava schermata proposta dal sistema riguarda i “Documenti” e permette di inserire i file da caricare nella NIR, mediante il sistema di upload dagli archivi a disposizione del computer che stiamo utilizzando.

Nella prima parte vengono menzionati alcuni avvisi circa il formato dei file:

  • dimensione massima (10 MB);
  • lunghezza massima del nome del file (100 caratteri);
  • numero di allegati disponibili (a partire da 50 che rappresenta il massimo inseribile nella singola Nota di deposito);
  • KB ancora disponibili per l'invio (50 MB).

Caratteristica del secondo e terzo campo è la dinamicità, ossia il valore in essi visualizzato si aggiornerà mano a mano che carichiamo i nostri file, dandoci così contezza dei limiti raggiunti e gestiti dal sistema informatico.

12.1. Ricorso

Il S.I.Gi.T. NON consente di inserire gli allegati se prima non abbiamo obbligatoriamente caricato il ricorso, che viene semplicemente denominato “documento principale”, ma che nel fascicolo informatico verrà visualizzato come “Ricorso”.

La selezione del ricorso da caricare avviene mediante il pulsante “Scegli file”; cliccando su esso si apre la schermata dell'archivio file del pc in uso:

Scegliendo la cartella dove abbiamo salvato i file che intendiamo depositare ed individuato il file del ricorso, che avremo avuto cura di aver preliminarmente convertito nel formato .pdf/A e sottoscritto con una firma digitale CAdES (vedi l'articolo “Istruzioni per l'uso_ Articolo 2_Strumenti informatici e Documenti pre-processuali”) possiamo selezionarlo e cliccando sul pulsante “Apri” acquisirlo a bordo della NIR.

Ci accorgeremo che è presente dal fatto che la voce a destra del pulsante “Scegli file” è cambiata da “Nessun file selezionato” al “Nome del file che abbiamo caricato”.

Cliccando sul pulsante “Carica documento principale” il sistema rileva il corretto formato del file (p7m) e, se così non fosse, segnala come errato l'inserimento del file del ricorso in pdf semplice:

Il Quesito

Come faccio a cambiare il file del documento principale se mi accorgo che ho caricato quello sbagliato?

Occorre distinguere la fase di caricamento in cui ci troviamo.

Se abbiamo cliccato e aperto il file sbagliato perché non firmato digitalmente o con firma non valida, sarà il S.I.Gi.T. che, dopo averci segnalato l'errore, come appena visto, ci riproporrà il box di caricamento svuotato e da ripopolare con il file corretto.

Se invece ci accorgiamo dell'errore prima di cliccare sul pulsante “Carica documento principale”, allora per sostituire il file basta cliccare di nuovo sul pulsante “Sfoglia” e ci verrà consentito di scegliere un altro file.

Se, infine, abbiamo già cliccato sul pulsante “Carica documento principale”, allora per sostituire il file dovremo utilizzare il pulsante “Modifica documento principale”, la cui selezione ci riporta ad una schermata nella quale è possibile scegliere il nuovo file e caricarlo a bordo.

Il Quesito

Se il file del ricorso era superiore a 10 MB e l'ho dovuto spezzare in due file, come faccio a caricarli?

Per caricare con un'unica operazione tutti gli spezzoni di file che compongono il documento principale (ma il principio è identico anche per gli allegati al ricorso) il S.I.Gi.T. presenta il pulsante a destra del box denominato “Aggiungi un altro file” e la cui selezione apre, sotto al file già selezionato per il caricamento nella NIR, di un altro pulsante “Scegli file” mediante il quale eseguire le stesse operazioni già viste per il primo file e così per ognuno di quelli che abbiamo bisogno di inserire per formare il documento principale nella sua interezza.

Dopo aver completato l'operazione, nel caso di due documenti, ne leggeremo ambedue i nomi nella schermata e potremo proseguire a caricare gli allegati.

12.2. Allegati

La selezione degli allegati risulta connessa al numero di allegati inseriti in prima pagina alla voce dati generali.

Ricordate che prima di poter caricare a bordo i file dei nostri allegati è OBBLIGATORIO selezionare prima il “Tipo di documento” che ognuno di essi rappresenta rispetto al fascicolo processuale secondo la normativa del d.lgs. n. 546/1992.

In altre parole dovremo prima selezionare quale atto tipico processuale intendiamo associare come definizione al file da caricare e ciò principalmente per consentire un'agevole lettura dei documenti presenti nel fascicolo processuale in base al tipo di atto che cerchiamo in esso ( se cerchiamo la copia dell'atto impugnato non dovremo aprire tutti i file per trovarlo, ma basterà aprire quello con la denominazione “Tipo di documento” “Copia atto impugnato”).

La selezione “Tipo di documento” aprirà la schermata di upload relativa all'elenco di tutti quelli selezionabili secondo la denominazione del decreto menzionato.

Nell'esempio viene visualizzata la schermata “Tipo di documento” ed una parte delle selezioni.

Una volta selezionato il tipo che ci interessa, il passo successivo sarà cliccare sul pulsante “Acquisisci tipo documento”.

Se l'allegato è uno solo, l'operazione termina qui e passeremo a quella successiva, ma se, come in generale, gli allegati sono più di uno, il sistema ci farà ripetere l'operazione tante volte quanti sono gli allegati da caricare:

Terminata l'associazione del tipo documento, passeremo a caricare per ognuno di essi il file relativo, selezionando con un clic del mouse il tipo atto:

E scegliendo il file dal solito archivio del pc in uso che ci viene proposto a video e cliccando su “Apri”:

Dopo il primo abbinamento il S.I.Gi.T. ci propone il tipo documento che residua ancora da associare e proseguiremo come prima fino ad esaurire il box relativo.

Al termine del caricamento dei file degli allegati, li troveremo tutti nel box “riepilogo allegati”

E cliccando su “Salva”, se non abbiamo commesso errori nei file caricati, la scheda verrà salvata ed avremo caricato nella NIR tutti i documenti da depositare.

Nel caso ci accorgessimo che abbiamo sbagliato ad associare un file ad un tipo documento, il pulsante “Elimina associazione” ci consentirà di eliminare quella sbagliata e ripetere l'operazione con quella giusta.

Il Quesito

Ho inserito il documento principale, ma il S.I.Gi.T. non mi apre il box per caricare gli allegati, oppure ho previsto un certo numero di allegati, ma mi accorgo mentre li carico che devo aggiungerne altri, come devo fare?

La scelta del numero allegati abbiamo detto è quella effettuata nella schermata “Dati Generali” ed è importante è aver indicato in essa la presenza di almeno un allegato, altrimenti il S.I.Gi.T. non ci darà la possibilità di inserirli dalla scheda “documenti” e dovremo tornare su quella “Dati generali” per modificare il valore del campo “Allegati”.

Nel caso, invece, di allegati presenti, ma in numero insufficiente a quelle che effettivamente dobbiamo caricare, abbiamo due possibilità: o torniamo nella sceda “Dati Generali” e ne modifichiamo il numero, oppure, dalla stessa schermata “documenti”, dopo aver caricato quelli previsti, possiamo aggiungerne altri cliccando sul pulsante “aggiungi documento” e ripetendo i passaggi già descritti.

Viceversa, se al termine del caricamento ci dovessimo accorgere che un allegato è superfluo o doppio rispetto ad un altro, basterà cliccare sul pulsante “Elimina documento” per diminuire il numero di allegati eliminando quello che avremo selezionato.

13. Scheda Calcolo CU

La nona schermata proposta dal sistema riguarda il “Valore della controversia e contributo unificato tributario”; la scheda reca innanzitutto il riepilogo degli estremi dell'atto, del valore della controversia e del Contributo Unificato, così come precedentemente inseriti.

È anche possibile indicare i casi in cui il CUT non viene versato:

  • Prenotazione a debito;
  • Richiesta di Patrocinio a Spese dello Stato.

Altrimenti, si procederà con l'indicazione dell'importo del CUT pagato e degli estremi dei mezzi di Pagamento utilizzati:

Ricordiamo che:

  • Importo è un campo a testo libero dove inserire la cifra pagata;
  • Modalità: con possibile selezione tra le voci F23/CC/Contrassegno/Altro;
  • Estremi: campo a testo libero dove inserire il numero della ricevuta in nostro possesso;
  • Data: campo a testo libero o calendario, come per tutti i campi calendario.

Terminato l'inserimento dei valori richiesti, si confermerà il pagamento mediante pulsante “Inserisci dati Pagamento

Se avessimo effettuato pagamenti frazionati è possibile inserirli tutti ripetendo più volte l'operazione descritta e cliccando ogni volta il pulsante “Inserisci dati pagamento”.

Va precisato che, non essendo il pagamento del CUT elemento vincolante per bloccare l'iter giurisdizionale, nel caso in cui l'importo da noi pagato non corrispondesse a quello dovuto, visualizzato nella parte alta della scheda, il sistema ci proporrà l'avviso di errore,

Ma ci informa che se intendiamo proseguire basta premere di nuovo il pulsante “Salva” e verremo portati nella schermata successiva.

Caso particolare è quello di un pagamento del CUT avvenuto in misura superiore al dovuto, perché tale eventualità non è accettata dal S.I.Gi.T. che ci restituiece questa schermata di errore e non consente l'acquisizione:

Per proseguire saremo costretti ad indicare un valore CUT pagato corrispondente a quello dovuto, rinunciando così a pretese di rimborso eventuali.

14. Scheda Validazione e Trasmissione

La decima schermata riguarda la fase finale di validazione.

In essa viene visualizzato dapprima il riepilogo complessivo di quanto inserito; è dunque importante prestare la massima attenzione nel rileggere con attenzione le singole schermate che sono così composte:

  • Dati generali: in questa sezione vengono riprodotti i dati inseriti nella prima schermata;
  • Ricorrenti: vengono riepilogati i dati del soggetto ricorrente, come sopra inseriti, nonché gli atti impugnati;
  • Rappresentanti: si rinvengono i dati dei rappresentanti del ricorrente ed il legame tra il soggetto rappresentante ed il rappresentato;
  • Difensori: vengono indicati i dati immessi circa la difesa tecnica, con annessa indicazione della parte assistita;
  • Domicilio eletto: viene ricordato in questa sezione se la parte ha eletto domicilio;
  • Parti resistenti: vengono indicate le parti resistenti e gli atti di riferimento;
  • Atti impugnati: nella sezione si reperiscono i dati immessi circa l'atto impugnato; si ritrova anche l'indicazione “Presenza istanza di sospensione atto impositivo” e “Presentato Reclamo-Mediazione”; entrambe le selezioni possono essere modificate in questa sede, senza dover ritornare alla schermata precedente;
  • Calcolo CU: si evidenzia quanto inserito con riguardo a valore della causa, CUT e modalità di versamento;
  • Documenti allegati: vengono riepilogati i documenti da trasmettersi unitamente alla NIR: ricorso ed allegati (copia atto impugnato; procura e ricevuta versamento CUT).

La schermata viene conclusa dai pulsanti “Valida”, “Torna alla home” e “Download NIR"

L'opzione Valida permette di verificare la regolarità della NIR e procedere al deposito, mentre l'opzione Download NIR consente di scaricare il PDF della NIR Completa, che verrà indicata come “bozza” nella filigrana personalizzata.

Lo scaricamento della copia è particolarmente utile se i dati caricati sono numerosi e vogliamo essere certi di averli inseriti in modo corretto e completo, a prescindere dalla regolarità formale degli stessi, controllata, come vedremo, dal sistema in automatico.

La scelta “Download NIR” comporta la scelta tra i pulsanti apri o salva per passare oltre:

L'apertura del file PDF (in formato PDFA) presenterà la filigrana “Bozza” che sarà visibile in fase di stampa. Nell'esempio, si vede l'ultima pagina.

Quando siamo certi e vogliamo validare la nostra NIR, cliccando sul pulsante “Valida” si aprirà la schermata di riepilogo degli indirizzi PEC utilizzati e ciò in quanto se essi fossero errati sarebbe impossibile ricevere le comunicazioni del processo, le quali verrebbero recapitate a quelli errati indicati nella NIR stessa.

Confermata questa schermata con il pulsante “Valida” e, se il S.I.Gi.T. non rileva errori (campi connessi compilati in modo incoerente o documentazione non allegata), procederà alla validazione e ce ne darà conferma con questa scritta:

In fondo alla schermata di validazione eseguita troveremo tre pulsanti:

Quello di download consente di scaricare, come già visto in precedenza, una copia di riepilogo della NIR Validata, mentre se vogliamo procedere al deposito basterà cliccare sul pulsante “Trasmetti” ed, oltre ad apparire a video la ricevuta di avvenuta trasmissione, completa di numero identificativo, la stessa verrà immediatamente inviata nella casella di PEC che abbiamo indicato in fase di compilazione.

Trascorso il tempo occorrente al S.I.Gi.T. per i controlli successivi all'invio, il deposito si perfezionerà e riceveremo nella stessa casella di PEC anzidetta il numero di registro dei ricorsi RGR assegnato al fascicolo.

Tale informazione potrà anche essere consultata dalla home page del S.I.Gi.T., dopo l'autenticazione, accedendo al link “Completamento e interrogazione”, nella casella “Rgr/Rga” della riga corrispondente all'identificativo del nostro deposito.

Per tutte le possibili patologie dell'invio e deposito atti a mezzo NIR vi rinviamo all'articolo “Nota di Iscrizione a ruolo - Gestione: Correzione errori su NIR depositata – Gestione delle anomalie non bloccanti e bloccanti – Conferma deposito ed RGR/RGA“, di prossima pubblicazione in questa stessa rubrica.

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