Spetta al difensore accertarsi dell’avvenuta ricezione dell’istanza di rinvio udienza

Redazione scientifica
16 Novembre 2018

L'istanza di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento dell'imputato comporta l'onere, da parte del difensore, di accertarsi del regolare arrivo della richiesta presso la Cancelleria e del suo tempestivo inoltro al giudice procedente.

Il caso. In un contenzioso per il furto in una gioielleria, l'imputata ha presentato istanza di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento a comparire. Tuttavia il giudice procedente non ne è venuto a conoscenza poiché questa non è stata inserita nel fascicolo e ha proceduto con la decisione, precludendo all'imputato l'opzione per un giudizio alternativo. Il difensore dell'imputata propone ricorso in Cassazione lamentando la nullità della decisione per il mancato esame dell'istanza.

Dovere di verificare la ricezione dell'istanza. Secondo i giudici, la richiesta di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento a comparire, inviata in Cancelleria a mezzo PEC, non è irricevibile o inammissibile, tuttavia l'utilizzo di tale modalità comporta l'onere per il difensore che voglia dolersi per il mancato esame dell'istanza in sede di impugnazione, di accertarsi del regolare arrivo del mail in Cancelleria e del suo inoltro tempestivo al giudice procedente.
Secondo un altro orientamento (Cass. pen., 24 ottobre 2016, n. 535) che assimila l'utilizzo della PEC a quello del fax, la richiesta di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento inviata in Cancelleria non comporta l'onere sopradetto ma impone comunque al difensore della parte di dimostrare che il giudice sia stato messo nella condizione di conoscere tempestivamente l'istanza.
In particolare, sottolineano i Giudici, soprattutto qualora sia l'imputato ad essere impossibilitato a comparire al dibattimento, spetta al difensore (in linea con il suo dovere di diligenza) verificare che l'istanza sia stata effettivamente ricevuta dalla Cancelleria e dal giudice.
Conseguentemente, se il difensore non compare in udienza per procedere alle suddette verifiche, non può poi dolersi dell'omesso esame e del mancato accoglimento della stessa.
Nel caso di specie il difensore non ha adempiuto ai sopradetti oneri, ragion per cui la Corte dichiara inammissibile il ricorso.

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