Risoluzione del concordato e potere di istanza fallimentare
14 Dicembre 2017
Qualora sia decorso l'anno di cui all'art. 186 l.fall. (durante il decorso di tale termine l'ammissione al c.d. fallimento omisso medio determinerebbe evidentemente una violazione implicita dell'art. 186 l.fall., poiché sulla base di presupposti diversi e più ampi si otterrebbe il medesimo effetto della risoluzione limitata sotto il profilo della legittimazione attiva e sotto quello più stringente dei presupposti), si riespande un potere di istanza fallimentare sia da parte dell'imprenditore, sia da parte del pubblico ministero, rivelandosi l'insolvenza nella incapacità di far fronte con regolarità - ovvero secondo le modalità e i tempi del piano - alle obbligazioni assunte con la proposta concordataria e maturate durante la procedura.
Il mancato pagamento integrale dei creditori privilegiati non degradati integra di default il grave inadempimento di cui all'art. 186 l.fall. e la valutazione può essere operata dal tribunale anche in difetto di decorso del termine per l'adempimento quando sia ormai certa l'impossibilità del raggiungimento della soddisfazione "minimale" dei creditori. |