MarittimiFonte: DPR 18 aprile 2006 n. 231
14 Novembre 2014
Abstract
Vengono considerati “gente di mare” quei lavoratori addetti alla navigazione marittima. Il rapporto di lavoro del personale addetto alla navigazione marittima trova la sua disciplina sia nel Codice della navigazione che da normative speciali. Per quanto riguarda il settore della navigazione marittima, l'assunzione deve avvenire mediante stipulazione formale con atto pubblico davanti all'autorità marittima. L'inserzione del lavoratore nella speciale organizzazione del lavoro formata dall'equipaggio della nave giustifica la sua sottoposizione al potere gerarchico e disciplinare del comandante e prima ancora dell'Autorità pubblica.
Definizione
Il lavoro sulla nave e sull'aeromobile è prestato in base a un contratto che, per quanto concerne le navi marittime, è denominato arruolamento, per gli aeromobili è denominato contratto di lavoro del personale di volo. Nel codice della navigazione viene definito armatore chi assume l'esercizio della nave, l'esercente, invece, è chi assume l'esercizio di un aeromobile. La figura dell'esercente è legata alla navigazione aerea mentre quella dell'armatore alla navigazione per acqua. Collocamento
Il D.P.R. 18 aprile 2006, n. 231 regolamenta il collocamento della gente di mare che ai sensi dell'art. 115 del codice della navigazione si divide nelle seguenti categorie:
In particolare, il regolamento in questione disciplina l'arruolamento dei lavoratori marittimi appartenenti alla gente di mare disponibili a prestare servizio a bordo di navi italiane per conto di un armatore o società di armamento, mentre non si applica al personale delle imprese di appalto il quale, pur essendo soggetto alla gerarchia di bordo, non fa parte dell'equipaggio (art. 1, D.P.R. n. 231/2006). Per quanto riguarda invece, l'arruolamento dei lavoratori marittimi extracomunitari, resta fermo quanto previsto dalla legislazione speciale vigente, con particolare riferimento alla disciplina delle navi iscritte nel registro internazionale italiano.
Il Decreto Interministeriale del 24 gennaio 2008 sulle comunicazioni dei rapporti di lavoro da parte dei datori di lavoro marittimi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 19 febbraio 2008. Questo provvedimento introduce il sistema delle comunicazioni on-line anche per i datori di lavoro marittimo, allo stesso modo di quanto già adottato per gli altri settori economici, queste disposizioni normative sono finalizzate a pianificare le procedure e realizzare un sistema efficiente e coerente di strumenti e servizi per il miglioramento dell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, anche mediante l'impiego delle tecnologie informatiche. Inoltre il decreto prevede il superamento del regime del collocamento obbligatorio e stabilisce i principi per l'individuazione degli operatori privati abilitati a fornire servizi di intermediazione nel settore marittimo. Pertanto, a partire dal 1° agosto 2008, tutti gli armatori e le società di armamento devono comunicare le assunzioni, le trasformazioni, le proroghe e le cessazioni con un unico modello, denominato UNIMARE, valido su tutto il territorio nazionale. UNIMARE è un sistema informatico di comunicazione on-line riservato ai datori di lavoro marittimi, previsto da un provvedimento del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, che permette ad armatori e società di armamento di effettuare con un modello unico tutte le comunicazioni obbligatorie concernente ad assunzioni, trasformazioni, proroghe e cessazioni di rapporti di lavoro. Collegandosi a un'apposita sezione del sito internet del Ministero, all'indirizzo www.unimare.lavoro.gov.it, i soggetti interessati dal provvedimento posso ricevere informazioni ed effettuare le comunicazioni di legge. Il Decreto Ministeriale 24 Gennaio 2008, come modificato dal Decreto Ministeriale del 31 marzo 2008 è entrato in vigore il 1° agosto 2008, il Decreto Legge 112/08 contiene una modifica dei tempi di comunicazione in quanto dispone che esse vengano fatte entro il 20 del mese successivo all'imbarco o sbarco.
Il collocamento della gente di mare è esercitato dagli uffici di collocamento della gente di mare, gli enti bilaterali del lavoro marittimo, qualora svolgano tale attività senza fine di lucro e fermo restando l'obbligo della interconnessione con la borsa del lavoro marittimo (art. 5, commi 1 e 2, D.P.R. n. 231/2006), possono essere autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione e allo svolgimento di tutti gli adempimenti e le certificazioni affidati ai competenti uffici di collocamento della gente di mare a favore dei propri associati, mediante apposita convenzione con il Ministero del Lavoro. Possono svolgere attività di collocamento della gente di mare, previa autorizzazione ministeriale, anche le agenzie per il lavoro di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 276/2003. Con decreto interministeriale sono determinati i requisiti e le modalità per il rilascio della predetta autorizzazione (v. art. 5, comma 3, D.P.R. n. 231/2006; D.M. 29 novembre 2013). Per le modalità di autorizzazione v. ML nota n. 9869/2014. Le principali funzioni svolte dagli uffici di collocamento della gente di mare sono:
I soggetti abilitati ad operare tramite il Servizio informatico UNIMARE sono invece:
Gli uffici di collocamento della gente di mare rilasciano, per il tramite del servizio informatico, una ricevuta dell'avvenuta trasmissione indicante la data e l'ora di ricezione nel rispetto della normativa vigente, che fa fede, salvo prova di falso, per documentare l'adempimento di legge (Ministero del Lavoro, Circolare n. 14/2008).
Tutte le comunicazioni di assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei rapporti di lavoro inviate, attraverso le modalità telematiche viste precedentemente, sono valide ai fini dell'assolvimento degli obblighi di comunicazione nei confronti di ITL, INPS, INAIL, Servizio di Assistenza Sanitaria al personale Navigante (SASN), Prefettura-UTG. Le procedure del collocamento della gente di mare sono state oggetto di semplificazione da parte dell'art.19, D.Lgs. n. 151/2015.
Contratto di arruolamento gente di mare
La Convenzione o Contratto di arruolamento è un particolare rapporto di lavoro stipulato tra un armatore o proprietario di imbarcazione e il personale marittimo. Per personale marittimo si intende la gente di mare (ovvero chi si imbarca per lavorare a qualsiasi titolo e per qualsiasi mansione), gli addetti ai servizi portuali, gli impiegati nei cantieri navali. La natura particolare di questo contratto di lavoro risiede nel fatto che il rapporto è disciplinato da una normativa speciale: Codice della Navigazione e Regolamento sul collocamento (RD 327/1942 aggiornato alla L. 25/2010 e D.P.R. 231/2006), anche se è la Convenzione internazionale OIL del 2006 a disciplinare i principi e i diritti minimi sul lavoro marittimo.
Il contratto di arruolamento può essere stipulato:
La retribuzione spettante all'arruolato può essere stabilita:
Agli effetti del contratto di arruolamento, per viaggio si intende il complesso delle traversate fra porto di caricazione e porto di ultima destinazione, oltre all'eventuale traversata in zavorra per raggiungere il porto di caricazione.
Oltre ad avere un regime speciale per quanto riguarda il collocamento (infatti per tale servizio sono competenti le capitanerie di porto, in luogo dei centri per l'impiego), il datore di lavoro marittimo è tenuto a registrare la gente di mare sul ruolo di equipaggio o sulla licenza. Deve inoltre tenere un Albo di bordo in luogo accessibile all'equipaggio con l'indicazione delle norme di legge e di regolamento relative all'arruolamento, e delle norme della contrattazione collettiva e ogni altra norma o disposizione applicabile all'equipaggio. Il personale è assunto per i servizi e le mansioni di cui al contratto di arruolamento anche se per i casi di necessità può essere adibito anche ad altre mansioni. La retribuzione può essere a tempo, a viaggio o in partecipazione ai proventi del nolo o del viaggio dovuti all'armatore. Anche la cessazione del contratto ha un regime particolare, in quanto il rapporto di lavoro può risolversi per diverse ragioni:
Libretto di Navigazione
Libretto di navigazione è il documento nel quale sono registrati e certificati, con la firma e la qualifica del funzionario addetto, tutti i movimenti di:
Il libretto di navigazione deve sempre essere presentato all'atto dell'imbarco. Coloro che sono in possesso della dichiarazione di immatricolazione alla Gente di mare, dopo aver effettuato la visita medica biennale ed i corsi IMO STCW, possono richiedere il rilascio del libretto di navigazione, presentando oltre l'apposita domanda, la richiesta d'imbarco da parte della Compagnia. Coloro che imbarcano su imbarcazioni o navi da diporto che non effettuano noleggio, sono esentati dall'effettuare i corsi IMO STCW, e la richiesta d'imbarco può essere rilasciata dal Comandante dell'unità.
Visite mediche
La visita medica biennale viene effettuata presso la Cassa Marittima di competenza. La biennale può essere effettuata solo da coloro che sono iscritti nelle Matricole della Gente di mare ed ha validità di anni 2 (due) dalla data del rilascio. La biennale, può essere rinnovata solo se scaduta, tuttavia è possibile prenotala 15 (quindici) giorni prima della scadenza qualora l'interessato abbia un imbarco imminente.
Esiste inoltre il “Registro di esposizione” mediante il quale il datore di lavoro trasmette, per quei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni mutageni e biologici appartenenti al gruppo 3 o 4, i dati riguardanti gli agenti utilizzati, i lavoratori esposti nonché l'attività svolta dal dipendente nonché il valore della esposizione in termini di intensità, frequenza e durata; tale registro è stato istituito dall'INAIL con Circolare 12 ottobre 2017, n. 43. Successivamente con Circolare 15 maggio 2018, n. 22, l'INAIL tale obbligo era stato esteso, in modalità telematica, anche ai datori di lavoro del settore marittimo. Con un ulteriore intervento di prassi, la Circolare 4 dicembre 2018, n. 49, l'INAIL comunica, la temporaneamente sospensione dell'applicazione del registro di esposizione con riferimento al settore della navigazione marittima in attesa di una ridefinizione delle modalità applicative per il particolare settore. Previdenza
La Cassa Nazionale per la Previdenza Marinara, istituita nel 1938, era divisa in due gestioni: la gestione marittimi e la gestione speciale, alla quale erano assicurati il personale appartenente allo Stato Maggiore navigante e gli addetti ai servizi amministrativi. Dal 1/9/1984 è stata soppressa la Cassa Nazionale per la Previdenza Marinara e sono state poste le basi per il definitivo passaggio dei marittimi nel sistema dell'assicurazione generale obbligatoria, ma sono stati anche garantiti alcuni degli istituti tipici della preesistente normativa, connessi alla particolare attività svolta da tali lavoratori.
Secondo quanto previsto dall'art. 1, co. da 673 a 674, L. 30 dicembre 2018, n. 145, al fine di garantire un sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca nel periodo di sospensione dell'attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio è previsto, per l'anno 2019, il riconoscimento dell'indennità giornaliera onnicomprensiva fino ad un massimo di 30 euro. Assicurazione infortuni
L'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali per i lavoratori marittimi è gestita dall'INAIL.
L'iscrizione all'Inail deve essere effettuata in via telematica sul potale dell'istituto, alla quale segue il rilascio di un Numero di Posizione Assicurativa Navigazione (PAN) e relativo codice azienda.
Particolarità sono previste per quanto riguarda la gestione dei lavoratori iscritti all'ex gestione IPSEMA (addetti alla navigazione e alla pesca marittima, radiotelegrafisti non assunti direttamente dall'armatore), per i quali i premi per l'assicurazione, a totale carico dell'azienda, devono essere versati. Assistenza sanitaria
L'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile è erogata nelle forme secondo i principi della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e tenendo conto, con riguardo ai livelli delle prestazioni sanitarie, garantite dal piano sanitario nazionale, delle peculiari esigenze assistenziali del personale stesso connesse alle attività svolte, nel rispetto delle convenzioni internazionali, della vigente disciplina della navigazione aerea e marittima e delle conseguenti norme contrattuali, purché non in contrasto con il presente decreto.
Beneficiari dell'assistenza: l'assistenza viene erogata al personale di volo di cui all'art. 732 del codice della navigazione, in costanza di rapporto di lavoro regolato dai contratti collettivi.
Competenze: l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile, ed ai loro familiari aventi diritto, e' assicurata in Italia dall'Azienda Sanitaria locale nel cui territorio gli interessati hanno la residenza ovvero, se stranieri o apolidi non residenti, temporanea dimora.
L'assistenza sanitaria al personale in navigazione, agli aeronaviganti in costanza del rapporto di lavoro, e' assicurata in Italia e all'estero dal Ministero della Sanità, per tutto il periodo di malattia contratta nelle predette situazioni. Le funzioni medico - legali nei confronti del personale navigante, e dell'aviazione civile, sono di competenza dello Stato. Riferimenti
Normativa: L. 30 dicembre 2018, n. 145 D.M. 6 settembre 2011 D.I. 24 gennaio 2008 D.M. 30 novembre 2007 D.P.R. 18 aprile 2006, n. 231
Prassi: INAIL, Circolare 4 dicembre 2018, n. 49 INAIL, Circolare 15 maggio 2018, n. 22 INAIL, Circolare 12 ottobre 2017, n. 43 INPS, Circolare 22 luglio 2011, n. 97 INPS, Circolare 8 luglio 2011, n. 94 INPS, Circolare 8 luglio 2011, n. 93 ENAC, Circolare 16 luglio 2007, n. 20
Giurisprudenza:
Corte Costituzionale, sentenza 7 maggio 2014, n° 129 |