Marittimi

14 Novembre 2014

Scheda in fase di aggiornamento

Vengono considerati “gente di mare” quei lavoratori addetti alla navigazione marittima.Il rapporto di lavoro del personale addetto alla navigazione marittima trova la sua disciplina sia nel codice della navigazione che da normative speciali.Per quanto riguarda il settore della navigazione marittima, l'assunzione deve avvenire mediante stipulazione formale con atto pubblico davanti all'autorità marittima.L'inserzione del lavoratore nella speciale organizzazione del lavoro formata dall'equipaggio della nave giustifica la sua sottoposizione al potere gerarchico e disciplinare del comandante e prima ancora dell'Autorità pubblica.

Abstract

Vengono considerati “gente di mare” quei lavoratori addetti alla navigazione marittima.

Il rapporto di lavoro del personale addetto alla navigazione marittima trova la sua disciplina sia nel Codice della navigazione che da normative speciali.

Per quanto riguarda il settore della navigazione marittima, l'assunzione deve avvenire mediante stipulazione formale con atto pubblico davanti all'autorità marittima.

L'inserzione del lavoratore nella speciale organizzazione del lavoro formata dall'equipaggio della nave giustifica la sua sottoposizione al potere gerarchico e disciplinare del comandante e prima ancora dell'Autorità pubblica.

Definizione

Il lavoro sulla nave e sull'aeromobile è prestato in base a un contratto che, per quanto concerne le navi marittime, è denominato arruolamento, per gli aeromobili è denominato contratto di lavoro del personale di volo.

Nel codice della navigazione viene definito armatore chi assume l'esercizio della nave, l'esercente, invece, è chi assume l'esercizio di un aeromobile. La figura dell'esercente è legata alla navigazione aerea mentre quella dell'armatore alla navigazione per acqua.

Collocamento

Il D.P.R. 18 aprile 2006, n. 231 regolamenta il collocamento della gente di mare che ai sensi dell'art. 115 del codice della navigazione si divide nelle seguenti categorie:

  • personale di stato maggiore e di bassa forza addetto ai servizi di coperta, di macchina ed in genere ai servizi tecnici di bordo;
  • personale addetto ai servizi complementari di bordo;
  • personale addetto al traffico locale ed alla costiera.

In particolare, il regolamento in questione disciplina l'arruolamento dei lavoratori marittimi appartenenti alla gente di mare disponibili a prestare servizio a bordo di navi italiane per conto di un armatore o società di armamento, mentre non si applica al personale delle imprese di appalto il quale, pur essendo soggetto alla gerarchia di bordo, non fa parte dell'equipaggio (art. 1, D.P.R. n. 231/2006).

Per quanto riguarda invece, l'arruolamento dei lavoratori marittimi extracomunitari, resta fermo quanto previsto dalla legislazione speciale vigente, con particolare riferimento alla disciplina delle navi iscritte nel registro internazionale italiano.

Il Decreto Interministeriale del 24 gennaio 2008 sulle comunicazioni dei rapporti di lavoro da parte dei datori di lavoro marittimi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 19 febbraio 2008.

Questo provvedimento introduce il sistema delle comunicazioni on-line anche per i datori di lavoro marittimo, allo stesso modo di quanto già adottato per gli altri settori economici, queste disposizioni normative sono finalizzate a pianificare le procedure e realizzare un sistema efficiente e coerente di strumenti e servizi per il miglioramento dell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro, anche mediante l'impiego delle tecnologie informatiche. Inoltre il decreto prevede il superamento del regime del collocamento obbligatorio e stabilisce i principi per l'individuazione degli operatori privati abilitati a fornire servizi di intermediazione nel settore marittimo.

Pertanto, a partire dal 1° agosto 2008, tutti gli armatori e le società di armamento devono comunicare le assunzioni, le trasformazioni, le proroghe e le cessazioni con un unico modello, denominato UNIMARE, valido su tutto il territorio nazionale.

UNIMARE è un sistema informatico di comunicazione on-line riservato ai datori di lavoro marittimi, previsto da un provvedimento del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, che permette ad armatori e società di armamento di effettuare con un modello unico tutte le comunicazioni obbligatorie concernente ad assunzioni, trasformazioni, proroghe e cessazioni di rapporti di lavoro.

Collegandosi a un'apposita sezione del sito internet del Ministero, all'indirizzo www.unimare.lavoro.gov.it, i soggetti interessati dal provvedimento posso ricevere informazioni ed effettuare le comunicazioni di legge.

Il Decreto Ministeriale 24 Gennaio 2008, come modificato dal Decreto Ministeriale del 31 marzo 2008 è entrato in vigore il 1° agosto 2008, il Decreto Legge 112/08 contiene una modifica dei tempi di comunicazione in quanto dispone che esse vengano fatte entro il 20 del mese successivo all'imbarco o sbarco.

Il collocamento della gente di mare è esercitato dagli uffici di collocamento della gente di mare, gli enti bilaterali del lavoro marittimo, qualora svolgano tale attività senza fine di lucro e fermo restando l'obbligo della interconnessione con la borsa del lavoro marittimo (art. 5, commi 1 e 2, D.P.R. n. 231/2006), possono essere autorizzati allo svolgimento dell'attività di intermediazione e allo svolgimento di tutti gli adempimenti e le certificazioni affidati ai competenti uffici di collocamento della gente di mare a favore dei propri associati, mediante apposita convenzione con il Ministero del Lavoro.

Possono svolgere attività di collocamento della gente di mare, previa autorizzazione ministeriale, anche le agenzie per il lavoro di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 276/2003.

Con decreto interministeriale sono determinati i requisiti e le modalità per il rilascio della predetta autorizzazione (v. art. 5, comma 3, D.P.R. n. 231/2006; D.M. 29 novembre 2013). Per le modalità di autorizzazione v. ML nota n. 9869/2014.

Le principali funzioni svolte dagli uffici di collocamento della gente di mare sono:

  • la gestione degli elenchi anagrafici dei lavoratori marittimi disponibili all'arruolamento e della scheda professionale dei lavoratori inseriti nell'elenco anagrafico;
  • l'accertamento e la verifica dello stato di disoccupazione e della disponibilità al lavoro marittimo;
  • la preselezione e l'incontro tra domanda e offerta di lavoro;
  • la registrazione delle comunicazioni obbligatorie degli armatori in materia di arruolamento;
  • il monitoraggio statistico delle consistenze e dei flussi di lavoro marittimo (art. 6, D.P.R. n. 231/2006).

I soggetti abilitati ad operare tramite il Servizio informatico UNIMARE sono invece:

  • gli stessi armatori e le società di armamento quando effettuino direttamente o a mezzo di propri dipendenti le comunicazioni;
  • i consulenti del lavoro;
  • gli avvocati e procuratori legali, i dottori commercialisti, i ragionieri e periti commerciali;
  • le associazioni di categoria degli armatori;
  • le agenzie per il lavoro;
  • gli Enti bilaterali del lavoro marittimo;
  • i raccomandatari marittimi.

Gli uffici di collocamento della gente di mare rilasciano, per il tramite del servizio informatico, una ricevuta dell'avvenuta trasmissione indicante la data e l'ora di ricezione nel rispetto della normativa vigente, che fa fede, salvo prova di falso, per documentare l'adempimento di legge (Ministero del Lavoro, Circolare n. 14/2008).

Tutte le comunicazioni di assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei rapporti di lavoro inviate, attraverso le modalità telematiche viste precedentemente, sono valide ai fini dell'assolvimento degli obblighi di comunicazione nei confronti di ITL, INPS, INAIL, Servizio di Assistenza Sanitaria al personale Navigante (SASN), Prefettura-UTG. Le procedure del collocamento della gente di mare sono state oggetto di semplificazione da parte dell'art.19, D.Lgs. n. 151/2015.

SANZIONI

Mancata consegna al lavoratore della dichiarazione di assunzione: sanzione amministrativa pecuniaria da euro 250 a euro 1.500;

Mancata comunicazione di assunzione: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500

Mancata comunicazione di variazioni del rapporto: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500;

Mancata comunicazione della cessazione: sanzione amministrativa da euro 100 a euro 500.

In evidenza

L'art. 5 della Legge 12 marzo 1999, n.68 disciplina le ipotesi di esclusioni, esoneri parziali e contributi esonerativi e al comma 2 prevede che "I datori di lavoro pubblici e privati che operano nel settore del trasporto pubblico aereo, marittimo e terrestre non sono tenuti, per quanto concerne il personale viaggiante e navigante, all'osservanza dell'obbligo di cui all'articolo 3.

Contratto di arruolamento gente di mare

La Convenzione o Contratto di arruolamento è un particolare rapporto di lavoro stipulato tra un armatore o proprietario di imbarcazione e il personale marittimo.

Per personale marittimo si intende la gente di mare (ovvero chi si imbarca per lavorare a qualsiasi titolo e per qualsiasi mansione), gli addetti ai servizi portuali, gli impiegati nei cantieri navali.

La natura particolare di questo contratto di lavoro risiede nel fatto che il rapporto è disciplinato da una normativa speciale: Codice della Navigazione e Regolamento sul collocamento (RD 327/1942 aggiornato alla L. 25/2010 e D.P.R. 231/2006), anche se è la Convenzione internazionale OIL del 2006 a disciplinare i principi e i diritti minimi sul lavoro marittimo.

Il contratto di arruolamento può essere stipulato:

  1. per un dato viaggio o per più viaggi;
  2. a tempo determinato;
  3. a tempo indeterminato.

La retribuzione spettante all'arruolato può essere stabilita:

  1. in una somma fissa per l'intera durata del viaggio;
  2. in una somma fissa a mese o ad altro periodo di tempo;
  3. in forma di partecipazione al nolo o agli altri proventi o prodotti del viaggio, con la fissazione di un minimo garantito;
  4. parte in forma di somma fissa periodica e parte in forma di partecipazione al nolo o agli altri proventi o prodotti.

Agli effetti del contratto di arruolamento, per viaggio si intende il complesso delle traversate fra porto di caricazione e porto di ultima destinazione, oltre all'eventuale traversata in zavorra per raggiungere il porto di caricazione.

La misura e le componenti della retribuzione sono determinate e regolate dalle norme dei contratti collettivi di lavoro.

Oltre ad avere un regime speciale per quanto riguarda il collocamento (infatti per tale servizio sono competenti le capitanerie di porto, in luogo dei centri per l'impiego), il datore di lavoro marittimo è tenuto a registrare la gente di mare sul ruolo di equipaggio o sulla licenza. Deve inoltre tenere un Albo di bordo in luogo accessibile all'equipaggio con l'indicazione delle norme di legge e di regolamento relative all'arruolamento, e delle norme della contrattazione collettiva e ogni altra norma o disposizione applicabile all'equipaggio.

Il personale è assunto per i servizi e le mansioni di cui al contratto di arruolamento anche se per i casi di necessità può essere adibito anche ad altre mansioni.

La retribuzione può essere a tempo, a viaggio o in partecipazione ai proventi del nolo o del viaggio dovuti all'armatore.

Anche la cessazione del contratto ha un regime particolare, in quanto il rapporto di lavoro può risolversi per diverse ragioni:

  • riconducibili all'armatore (perdita totale o innavigabilità della nave per naufragio, perdita della nazionalità della nave, sequestro della nave, o anche per la mera facoltà riconosciuta all'armatore di risolvere il contratto di arruolamento, fatti salvi i diritti spettanti all'arruolato);
  • riconducibili all'arruolato (sbarco dell'arrivo lato per cattivo trattamento riservatogli dall'armatore, sbarco dell'arruolato per motivi di autorità o per motivi di salute).
Libretto di Navigazione

Libretto di navigazione è il documento nel quale sono registrati e certificati, con la firma e la qualifica del funzionario addetto, tutti i movimenti di:

  • imbarco e sbarco,
  • titoli professionali marittimi,
  • attestazioni di benemerenze civili e militari,
  • cambiamenti di domicilio, servizi militari,
  • nulla osta per l'imbarco su navi estere,
  • consenso per l'arruolamento dei minori,
  • giuramento,
  • servizi utili al conseguimento dei titoli professionali,
  • periodi di inabilità al lavoro per infortunio o malattie che danno diritto a prestazioni di legge,
  • pene accessorie,
  • pene disciplinari della inibizione dell'esercizio della professione marittima.

Il libretto di navigazione deve sempre essere presentato all'atto dell'imbarco.

Coloro che sono in possesso della dichiarazione di immatricolazione alla Gente di mare, dopo aver effettuato la visita medica biennale ed i corsi IMO STCW, possono richiedere il rilascio del libretto di navigazione, presentando oltre l'apposita domanda, la richiesta d'imbarco da parte della Compagnia.

Coloro che imbarcano su imbarcazioni o navi da diporto che non effettuano noleggio, sono esentati dall'effettuare i corsi IMO STCW, e la richiesta d'imbarco può essere rilasciata dal Comandante dell'unità.

In evidenza

Per l'imbarco su navi mercantili, imbarcazioni da diporto che effettuano locazione e noleggio, il marittimo necessita di quattro corsi base:

- Corso Antincendio base;

- Sopravvivenza e salvataggio;

- P.S.S.R.

- Primo soccorso elementare.

Tali corsi vengono effettuati tramite centri di formazione professionale. I corsi prevedono un addestramento teorico e pratico, al termine dei quali è previsto un esame finale.

Superati gli esami verranno rilasciati, in duplice copia, gli attestati inerenti i corsi svolti; successivamente tali corsi dovranno essere presentati presso gli Uffici della Gente di mare all'atto della presentazione della domanda per il rilascio del libretto di navigazione.

I corsi hanno validità di 5 (cinque) dalla data del rilascio e possono essere rinnovati per ulteriori 5 (cinque) anni qualora si siano effettuati 12 (dodici) mesi di navigazione nel quinquennio di validità degli stessi.

Visite mediche

La visita medica biennale viene effettuata presso la Cassa Marittima di competenza. La biennale può essere effettuata solo da coloro che sono iscritti nelle Matricole della Gente di mare ed ha validità di anni 2 (due) dalla data del rilascio.
Per effettuare la visita bisognerà presentare in originale il libretto/foglio provvisorio o foglio d'immatricolazione allo sportello dell'Ufficio Collocamento, il quale rilascerà una richiesta di visita da consegnare in Cassa Marittima. La validità della richiesta è 5 (cinque) giorni dalla data di rilascio pertanto bisognerà presentarsi alla visita entro il termine stabilito; superato il termine dei 5 giorni bisognerà prenotare nuovamente la visita presso l'ufficio Collocamento.

La biennale, può essere rinnovata solo se scaduta, tuttavia è possibile prenotala 15 (quindici) giorni prima della scadenza qualora l'interessato abbia un imbarco imminente.

E' comunque possibile effettuare la visita fino a tre mesi prima della data di scadenza, qualora il marittimo debba imbarcare e tale viaggio non permette l'approdo in Porti Italiani, in questo caso la Compagnia dovrà rilasciare al marittimo una dichiarazione attestante tale situazione.

Al termine della visita medica la Cassa Marittima rilascerà un certificato, il quale dovrà essere portato presso l'Ufficio Collocamento per la successiva registrazione nella documentazione matricolare.

Esiste inoltre il “Registro di esposizione” mediante il quale il datore di lavoro trasmette, per quei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni mutageni e biologici appartenenti al gruppo 3 o 4, i dati riguardanti gli agenti utilizzati, i lavoratori esposti nonché l'attività svolta dal dipendente nonché il valore della esposizione in termini di intensità, frequenza e durata; tale registro è stato istituito dall'INAIL con Circolare 12 ottobre 2017, n. 43.

Successivamente con Circolare 15 maggio 2018, n. 22, l'INAIL tale obbligo era stato esteso, in modalità telematica, anche ai datori di lavoro del settore marittimo.

Con un ulteriore intervento di prassi, la Circolare 4 dicembre 2018, n. 49, l'INAIL comunica, la temporaneamente sospensione dell'applicazione del registro di esposizione con riferimento al settore della navigazione marittima in attesa di una ridefinizione delle modalità applicative per il particolare settore.

Previdenza

La Cassa Nazionale per la Previdenza Marinara, istituita nel 1938, era divisa in due gestioni: la gestione marittimi e la gestione speciale, alla quale erano assicurati il personale appartenente allo Stato Maggiore navigante e gli addetti ai servizi amministrativi.

Dal 1/9/1984 è stata soppressa la Cassa Nazionale per la Previdenza Marinara e sono state poste le basi per il definitivo passaggio dei marittimi nel sistema dell'assicurazione generale obbligatoria, ma sono stati anche garantiti alcuni degli istituti tipici della preesistente normativa, connessi alla particolare attività svolta da tali lavoratori.

In evidenza

Dal 1° gennaio 2014 ,secondo quanto previsto dalla legge 99/2013, è stata trasferita all'INPS la gestione diretta delle attività inerenti all'accertamento e alla riscossione dei contributi e all'erogazione delle prestazioni previdenziali relative all'indennità di malattia, maternità, disabilità e donazione sangue per i lavoratori assicurati presso l'ex-Ipsema.

Tali attività erano effettuate dall'Ipsema prima, e dall'INAIL dopo la soppressione dell'Ente, per conto dell'Inps a fronte di un rimborso relativo agli oneri sostenuti per il servizio prestato.

Secondo quanto previsto dall'art. 1, co. da 673 a 674, L. 30 dicembre 2018, n. 145, al fine di garantire un sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti da imprese della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca nel periodo di sospensione dell'attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio è previsto, per l'anno 2019, il riconoscimento dell'indennità giornaliera onnicomprensiva fino ad un massimo di 30 euro.

Assicurazione infortuni

L'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali per i lavoratori marittimi è gestita dall'INAIL.

L'iscrizione all'Inail deve essere effettuata in via telematica sul potale dell'istituto, alla quale segue il rilascio di un Numero di Posizione Assicurativa Navigazione (PAN) e relativo codice azienda.

Particolarità sono previste per quanto riguarda la gestione dei lavoratori iscritti all'ex gestione IPSEMA (addetti alla navigazione e alla pesca marittima, radiotelegrafisti non assunti direttamente dall'armatore), per i quali i premi per l'assicurazione, a totale carico dell'azienda, devono essere versati.

Assistenza sanitaria

L'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile è erogata nelle forme secondo i principi della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e tenendo conto, con riguardo ai livelli delle prestazioni sanitarie, garantite dal piano sanitario nazionale, delle peculiari esigenze assistenziali del personale stesso connesse alle attività svolte, nel rispetto delle convenzioni internazionali, della vigente disciplina della navigazione aerea e marittima e delle conseguenti norme contrattuali, purché non in contrasto con il presente decreto.

Beneficiari dell'assistenza: l'assistenza viene erogata al personale di volo di cui all'art. 732 del codice della navigazione, in costanza di rapporto di lavoro regolato dai contratti collettivi.

Competenze: l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell'aviazione civile, ed ai loro familiari aventi diritto, e' assicurata in Italia dall'Azienda Sanitaria locale nel cui territorio gli interessati hanno la residenza ovvero, se stranieri o apolidi non residenti, temporanea dimora.

L'assistenza sanitaria al personale in navigazione, agli aeronaviganti in costanza del rapporto di lavoro, e' assicurata in Italia e all'estero dal Ministero della Sanità, per tutto il periodo di malattia contratta nelle predette situazioni.

Le funzioni medico - legali nei confronti del personale navigante, e dell'aviazione civile, sono di competenza dello Stato.

Riferimenti

Normativa:

L. 30 dicembre 2018, n. 145

D.M. 6 settembre 2011

D.I. 24 gennaio 2008

D.M. 30 novembre 2007

D.P.R. 18 aprile 2006, n. 231

Prassi:

INAIL, Circolare 4 dicembre 2018, n. 49

INAIL, Circolare 15 maggio 2018, n. 22

INAIL, Circolare 12 ottobre 2017, n. 43

INPS, Circolare 22 luglio 2011, n. 97

INPS, Circolare 8 luglio 2011, n. 94

INPS, Circolare 8 luglio 2011, n. 93

ENAC, Circolare 16 luglio 2007, n. 20

Giurisprudenza:

Corte Costituzionale, sentenza 7 maggio 2014, n° 129

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