Fallimento e requisiti dimensionali di esonero
20 Luglio 2017
In tema di requisiti dimensionali di esonero dalla fallibilità, di cui all'art. 1, comma 2, l.fall, per l'individuazione dei ricavi lordi, che vanno considerati ricavi in senso tecnico, occorre fare riferimento alle voci “ricavi delle vendite e delle prestazioni ” e “altri ricavi e proventi” dello schema obbligatorio di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c.
Il caso. La Corte d'appello rigettava il reclamo proposto dal titolare di una ditta avverso la sentenza dichiarativa del proprio fallimento, ritenendo che il reclamante non avesse assolto l'onere di dimostrare il possesso congiunto dei requisiti di non assoggettabilità a fallimento. Avverso tale provvedimento il titolare proponeva ricorso in Cassazione.
Le variazioni delle rimanenze non rientrano nei requisiti dimensionali di esonero dalla fallibilità. Secondo la S. Corte, non rientrano nei requisiti dimensionali di esonero dalla fallibilità le voci n. 2, 3 e 4 dello schema obbligatorio di conto economico previsto dall'art. 2425 c.c. e, in particolare, le variazioni delle rimanenze, le quali rappresentano costi comuni a più esercizi, che vengono sospesi, in conformità del principio di competenza economica di cui all'art. 2423-bis c.c., per essere rinviati ai successivi esercizi, in cui si conseguiranno i relativi ricavi. |