Il vincolo di solidarietà nei rapporti di somministrazione lavoro: l’interpretazione delle Entrate

23 Giugno 2017

L'Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello proposto da un contribuente, si pronuncia sul vincolo di solidarietà ex art. 35 del D. Lgs. 81/2015, che lega, nell'ambito dei contratti di somministrazione di lavoro, l'impresa utilizzatrice e la somministratrice.

L'Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello proposto da un contribuente, si pronuncia sul vincolo di solidarietà ex art. 35 del D. Lgs. 81/2015, che lega, nell'ambito dei contratti di somministrazione di lavoro, l'impresa utilizzatrice e la somministratrice.

In particolare, è stato sottoposto all'esame dell'amministrazione finanziaria il caso di un'impresa utilizzatrice che, trovandosi in uno stato di crisi, sfociato a distanza di breve tempo nel fallimento della stessa, ha interrotto i pagamenti degli stipendi spettanti ai lavoratori somministrati.

Al fine di adempiere agli obblighi previsti dal citato art. 35, la società utilizzatrice pone all'Agenzia delle Entrate numerosi quesiti, alcuni di carattere sostanziale ed altri, invece, di tipo operativo e procedurale.

Sotto il profilo sostanziale, l'impresa utilizzatrice ha chiesto di sapere se la responsabilità solidale prevista dall'art. 35 del D. Lgs. 81/2015 operi in via sussidiaria, cioè solo dopo la preventiva verifica dell'inadempimento dell'impresa somministratrice e se tale responsabilità si estenda anche alle ritenute Irpef.

Per ciò che attiene al profilo procedurale, ha chiesto di sapere se sull'impresa coobbligata ricadano gli obblighi del sostituto di imposta, inclusi: quello di operare e versare le ritenute Irpef, di effettuare le certificazioni dei redditi corrisposti e provvedere, pertanto, alla presentazione del modello 770.

Con riferimento al primo profilo, l'Agenzia delle Entrate ricorda che l'art. 35 del D. Lgs. 81/2015 ha profondamente modificato il sistema di garanzia introdotto dal legislatore con l'art. 21 del D. Lgs. 276/2003.

Nel previgente sistema, obbligato principale nei confronti dei lavoratori e degli enti previdenziali era il somministratore, mentre l'obbligazione solidale dell'utilizzatore interveniva esclusivamente in caso di inadempimento del primo. L'utilizzatore, infatti, assumeva formalmente, nel contratto di somministrazione, l'obbligo del "pagamento diretto al lavoratore del trattamento economico nonché del versamento dei contributi previdenziali" soltanto nel caso di "inadempimento del somministratore".

In altri termini, il dato normativo previgente risultava inequivocabile nell' attribuire all'impresa utilizzatrice una responsabilità dipendente.

L'Agenzia delle Entrate osserva che invece il nuovo art. 35, comma 2, del D. Lgs. n. 81 del 2015, diversamente dal previgente art. 21, sancisce “una responsabilità solidale in capo all'utilizzatore, indipendentemente dall'inadempimento del somministratore”.

Ne deriva, pertanto, che l'impresa utilizzatrice risponde in via paritaria delle obbligazioni assunte dall'impresa somministratrice per quanto attiene il pagamento delle retribuzioni e dei contributi INPS ai lavoratori somministrati.

Sotto il profilo delle ritenute Irpef e degli obblighi del sostituto, l'Agenzia delle Entrate osserva che l'art. 23 del DPR 600/1973 annovera tra i sostituti di imposta coloro i quali corrispondono, nel periodo di imposta, somme e valori, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.

Diretta conseguenza di tale principio è che l'impresa utilizzatrice, nel momento in cui effettua il pagamento delle retribuzioni per conto dell'impresa somministratrice, è tenuta, in virtù del citato art. 23, all'assolvimento di tutti gli obblighi del sostituto di imposta, sebbene il lavoratore somministrato non risulti essere dipendente dell'impresa che ha corrisposto le somme.

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