Società fallita con immobili sottoposti già a procedura esecutiva da parte del creditore fondiario. La procedura esecutiva vende gli immobili ma non versa il prezzo del ricavato alla curatela.
Chi è il soggetto obbligato al versamento dell'IMU?
Da quando decorre il termine per il versamento dell'IMU (decreto di trasferimento o incasso del prezzo), atteso che la curatela non dispone delle somme ricavate dalla procedura esecutiva?
RIFERIMENTI NORMATIVI - L'art. 10, comma 6 del D.lgs n.504/1992 (come modificato dall'articolo 1, comma 173, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296) dispone testualmente: "Per gli immobili compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa il curatore o il commissario liquidatore, entro novanta giorni dalla data della loro nomina, devono presentare al comune di ubicazione degli immobili una dichiarazione attestante l'avvio della procedura. Detti soggetti sono, altresì, tenuti al versamento dell'imposta dovuta per il periodo di durata dell'intera procedura concorsuale entro il termine di tre mesi dalla data del decreto di trasferimento degli immobili".
OSSERVAZIONI - L'obbligazione tributaria grava dunque sul curatore fallimentare, pur rimanendo implicitamente sospeso detto obbligo sino al decreto di trasferimento.
Nel caso in cui il bene sia sottoposto a pignoramento immobiliare, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale "le conseguenze giuridiche derivanti dall'esecuzione delle formalità del pignoramento escludono l'applicazione dell'imposta a carico del custode dei beni pignorati, mentre il relativo onere grava sul proprietario, il quale beneficia del reddito del bene, anche quando non lo utilizzi direttamente, in quanto tale reddito concorre al soddisfacimento dei debiti" (cfr. di recente, Cassazione civile, sez. VI, 7 marzo 2013, n. 5736).
Cosicchè può confermarsi l'onere in capo al curatore nel caso in cui il bene sia sottoposto a pignoramento immobiliare da parte del creditore fondiario (unica ipotesi in cui può proseguire l'azione esecutiva individuale nel caso di dichiarazione di fallimento del proprietario).
Circa il termine previsto per il pagamento, si osserva che la citata norma fa espresso riferimento al decreto di trasferimento; ciò, tuttavia, nell'ipotesi in cui la vendita sia eseguita nell'ambito della procedura fallimentare, nella quale quindi la vendita si è perfezionata ed il prezzo è stato regolarmente incassato.
Nel caso in cui l'immobile sia stato venduto nell'ambito di una procedura esecutiva immobiliare l'emissione del decreto di trasferimento non coincide temporalmente con l'incasso del prezzo di vendita da parte del curatore fallimentare intervenuto; cosicchè, irragionevolmente, l'imposta verrebbe pagata mediante prelievo di somme diverse da quelle ottenute dalla vendita del bene.
Secondo tale interpretazione il curatore potrebbe dunque far decorrere l'obbligo dal momento dell'effettivo ricavo dalla liquidazione dell'immobile, rappresentando alla pubblica amministrazione le ragioni sottese a tale determinazione; ciò sopratutto nell'intento di evitare l'avvio di avvisi di pagamento, dei quali non può escludersi l'invio da parte degli uffici competenti.