Prededucibilità delle spese legali per una causa pendente all’ammissione al concordato

14 Aprile 2014

Nel caso di causa legale pendente alla data di ammissione di una società alla procedura di concordato preventivo, la quale è stata poi definita con sentenza intervenuta nel corso della procedura con soccombenza della parte attrice (la società concordataria) e condanna al pagamento delle spese legali della controparte, le stesse dovranno essere iscritte nell'Elenco dei Creditori dal liquidatore giudiziale in chirografo, in quanto non assistite da privilegio? E le spese della CTU? Nel caso, invece, fossero sorte in epoca temporalmente successiva all'ammissione alla procedura?

Nel caso di causa legale pendente alla data di ammissione di una società alla procedura di concordato preventivo, la quale è stata poi definita con sentenza intervenuta nel corso della procedura con soccombenza della parte attrice (la società concordataria) e condanna al pagamento delle spese legali della controparte, le stesse dovranno essere iscritte nell'Elenco dei Creditori dal liquidatore giudiziale in chirografo, in quanto non assistite da privilegio? E le spese della CTU? Nel caso, invece, fossero sorte in epoca temporalmente successiva all'ammissione alla procedura?

RIFERIMENTI NORMATIVI – L'art. 111 l. fall. rubricato “ordine di distribuzione delle somme” dispone che “Le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate nel seguente ordine: 1) per il pagamento dei crediti prededucibili; 2) per il pagamento dei crediti ammessi con prelazione sulle cose vendute secondo l'ordine assegnato dalla legge; 3) per il pagamento dei creditori chirografari, in proporzione dell'ammontare del credito per cui ciascuno di essi fu ammesso, compresi i creditori indicati al n. 2, qualora non sia stata ancora realizzata la garanzia, ovvero per la parte per cui rimasero non soddisfatti da questa”. Al successivo secondo comma, in particolare, è previsto che “sono considerati crediti prededucibili quelli così qualificati da una specifica disposizione di legge, e quelli sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali di cui alla presente legge; tali debiti sono soddisfatti con preferenza ai sensi del primo comma n. 1)”.

OSSERVAZIONI – Nel caso in cui una Società, ammessa alla procedura di concordato preventivo, venga condannata al pagamento delle spese di lite e CTU, a favore della controparte, è possibile ritenere che dette spese - sia che si riferiscano ad un giudizio instaurato prima della proposizione del ricorso, promosso dalla società poi risultata soccombente, per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, sia che si riferiscano ad un giudizio instaurato dopo l'ammissione della società alla procedura concorsuale -, essendo venute ad esistenza comunque dopo l'ammissione della medesima società alla procedura concorsuale, riguardanti crediti sorti in occasione del concordato, benché non in funzione dello stesso, giusta il disposto dell'art. 111 della l. fall., secondo cui “sono considerati crediti prededucibili quelli così qualificati da una specifica disposizione di legge, e quelli sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali di cui alla presente legge; tali debiti sono soddisfatti con preferenza ai sensi del primo comma n. 1)”. Benché la soluzione non possa dirsi certa (giacché comunque il ricadere in periodo endo-concorsuale potrebbe non bastare, occorrendo che sia soddisfatto anche il profilo dell'utilità), dette spese potrebbero dunque essere trattate come crediti prededucibili.
L'art. 111 della l. fall., infatti, prevede che siano prededucibili non solo i crediti sorti “in funzione” della procedura concorsuale (crediti dei professionisti che hanno restato la loro attività per l'ammissione della società alla procedura concorsuale), ma anche i crediti sorti “in occasione” di tale procedura, di talché la condanna al pagamento delle spese legali e CTU, venuti ad esistenza nel corso della procedura concordataria potrebbe considerarsi come tipico caso di debito generatosi “in occasione” (temporalmente parlando) della procedura concordataria.
La Suprema Corte, in una recentissima sentenza del 24 gennaio 2014 n. 1513, a tal riguardo, ha statuito che “ai fini dell'individuazione dei crediti prededucibili in quanto sorti “in occasione” di una procedura concorsuale, di cui all'art. 111 co. 2 l. fall., la funzionalità rispetto alle esigenze della procedura non può costituire un criterio integrativo di quello cronologico della occasionalità, perché tale funzionalità è autonomamente considerata come causa della prededucibilità dei crediti”.

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