Cerebro: il nuovo software per i controlli fiscali

22 Settembre 2025

L’amministrazione finanziaria avrà a disposizione un nuovo software per l'effettuazione dei controlli fiscali. Si tratta del cd. cerebro, una piattaforma software centralizzata, progettata per fornire supporto alle “indagini patrimoniali”, che ad oggi, rappresentano il principale strumento investigativo.

Il software opera mediante l'acquisizione di dati da fonti istituzionali “esterne” che riguardano la situazione finanziaria e patrimoniale e le attività economiche facenti capo a persone fisiche, giuridiche e ad enti di ogni tipo.

Ciò implica una interoperabilità tra Pubbliche Amministrazioni al fine di reperire informazioni. Tali dati vengono, poi, elaborati, al fine di evidenziare possibili disponibilità finanziarie e patrimoniali “sproporzionate” dalle quali emerga una condotta fiscalmente rilevante. In tal senso, si tratta, dunque, di una modalità di controllo basata sull'analisi del rischio, in linea con le nuove modalità di controllo, che puntano a sottoporre ad accertamento solo i contribuenti che manifestino degli indizi di una condotta fiscalmente rilevante. Si pensi, ad esempio, al software Ve.Ra e all'evasometro, anch'essi funzionali a controlli basati sull'analisi del rischio. Si può accedere al software Cerebro mediante una previa apertura di un “fascicolo digitale d'indagine”.

Questo nuovo strumento di controllo è stato sottoposto ad una valutazione preventiva da parte del Garante della privacy, circa la compatibilità con i diritti fondamentali, al fine di esaminare eventuali rischi che possano generarsi dall'utilizzo del software

Il Garante, con provvedimento del 4 agosto 2025, n. 10165349, ha espresso parere8 favorevole all'uso del software, in quanto risulta “conforme ai principi e alle regole in materia di protezione dei dati personali, escludendo ogni possibile attività di web scraping ovvero di raccolta massiva ed indiscriminata di dati personali dalla rete”.

Il Garante ha evidenziato l'importanza di prevedere misure idonee a garantire l'esercizio dei diritti degli interessati, con particolare riferimento all'informativa e ai diritti di accesso, rettifica e cancellazione dei dati personali. Le informazioni, infatti, non possono restare, a tempo indeterminato, a disposizione dell'Ufficio, il quale deve dismetterle dopo averle utilizzare per le finalità necessarie.

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