S.p.a. e sanatoria delle delibere assembleari nulle

11 Settembre 2025

Il Quesito si interroga sulla possibilità, nelle società per azioni, di sanatoria di una delibera assembleare nulla.

Nelle società per azioni una delibera assembleare nulla può essere sanata?

In base al principio di tassatività delle cause di invalidità, la delibera assembleare è nulla solo nei casi espressamente previsti dalla legge. L'art. 2379 c.c. (“Nullità delle deliberazioni”) indica i seguenti casi: mancata convocazione dell'assemblea, mancanza del verbale e impossibilità o illiceità dell'oggetto. La norma richiama il settimo e l'ottavo comma dell'art. 2377 c.c. (“Annullabilità delle deliberazioni”) in quanto compatibili. Conseguentemente, la sentenza che dichiari la nullità della deliberazione assembleare avrà effetto nei confronti di tutti i soci; gli amministratori, il consiglio di sorveglianza e di gestione sono obbligati a prendere i provvedimenti conseguenti sotto la propria responsabilità; in ogni caso sono salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della deliberazione. Per completezza si cita Trib. Cagliari, 5 agosto 2021, secondo cui il socio può ottenere che la nullità della delibera sia dichiarata opponibile ai terzi in mala fede, se dimostra che costoro erano a conoscenza dei vizi che inficiavano la decisione dell'assemblea.

A differenza di quel che accade per le delibere annullabili, che sono tali ex art. 2377 comma 2 c.c. quando non sono prese in conformità della legge o dello statuto, la nullità ha carattere eccezionale. È possibile, tuttavia, che una delibera viziata da nullità possa essere sanata, producendo così effetti giuridici in modo definitivo. Tale eventualità è disciplinata espressamente dall'art. 2379-bis c.c. (“Sanatoria della nullità”). Talché, nel caso di mancata convocazione l'impugnazione non può essere esercitata da chi, anche successivamente, abbia dichiarato il suo assenso allo svolgimento dell'assemblea; nel caso di mancanza del verbale l'invalidità della deliberazione può essere sanata dalla verbalizzazione eseguita prima dell'assemblea successiva. Si tenga anche conto che, sempre ai sensi dell'art. 2379-bis, comma 2 c.c., la delibera ha effetto dalla data in cui è stata presa, salvi i diritti dei terzi che in buona fede ignoravano la deliberazione. Ancora, una delibera affetta da nullità per illiceità o impossibilità dell'oggetto viene sanata qualora non venga impugnata nel termine di tre anni ex art. 2379 c.c.

Secondo la prassi notarile, è dubbio il valore giuridico della clausola statutaria illecita introdotta con delibera nulla ma non più impugnabile in quanto sanata, in particolare quando essa abbia natura organizzativa (quando, ad esempio, disciplini futuri procedimenti decisionali oppure ammetta o imponga particolari comportamenti dei soci e delle cariche sociali, riconoscendo loro diritti, poteri, facoltà o obblighi). In tal caso si devono valutare i successivi procedimenti e comportamenti sociali alla luce della normativa inderogabile di legge e non delle clausole statutarie illecite, anche se introdotte nello statuto da più di 3 anni (massima Cons. Notarile Milano n. 13/2004).

Il decorso del termine costituisce l'ipotesi più comune di sanatoria.  Come abbiamo visto il termine è in generale di tre anni ex art. 2379 c.c.; esistono però termini diversi per particolari delibere societarie: 180 giorni per le ipotesi di aumento o riduzione del capitale sociale e per l'emissione di obbligazioni. Termini ancora diversi valgono per l'approvazione del bilancio: le azioni previste dagli artt. 2377 e 2379 c.c. non possono essere proposte nei confronti delle deliberazioni di approvazione del bilancio dopo che è avvenuta l'approvazione del bilancio dell'esercizio successivo (art. 2434-bis, comma 1 c.c.). È prevista inoltre una sanatoria della delibera di trasformazione in società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabilità limitata: ai sensi dell'art. 2500-bis, comma 1 c.c., una volta eseguita la pubblicità prevista per il tipo adottato, l'invalidità dell'atto di trasformazione non può più essere pronunciata.  

In conclusione, la risposta al quesito e senza dubbio positiva: una delibera assembleare nulla può essere sanata. Ciò è previsto espressamente dalla legge. L'art. 2379-bis c.c. regola espressamente i casi di sanatoria di deliberazione invalida per mancata convocazione o per mancanza del verbale. L'ipotesi più comune di sanatoria è, tuttavia, il decorso del termine per la sua impugnazione.

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