Lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale: concorso di aggravanti
Maria Silvia Giorgi
03 Settembre 2025
È configurabile il concorso fra l'aggravante di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. e l'aggravante del nesso teleologico tra il reato di lesioni personali e quello di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, posto che, mentre quest'ultima afferisce al profilo finalistico dell'azione, l'altra riguarda la specifica qualifica rivestita dalla persona offesa destinataria della condotta lesiva.
Il caso e la questione controversa
La Corte di appello di Ancona confermava la sentenza di primo grado con cui l'imputato era stato condannato per il reato di cui all'art. 336, comma 2, c.p. per avere usato minaccia contro taluni agenti penitenziari e per le lesioni personali cagionate agli stessi, aggravate ai sensi dell'art. 576, comma 1, nn. 1 e 5-bis c.p. per avere commesso il fatto per eseguire il reato di minaccia e in danno di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni: aggravanti ritenute coesistenti, atteso il connotato specializzante di quella di cui al n. 5-bis.
Il difensore dell'imputato ha presentato ricorso per cassazione censurando la violazione di legge ed il vizio di motivazione per il profilo della ritenuta, contestuale sussistenza delle aggravanti di cui agli artt. 61 n. 2 e 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. Segnatamente, secondo l'assunto difensivo, l'aggravante del nesso teleologico tra il reato di lesioni personali e quello di minaccia a pubblico ufficiale assorbirebbe necessariamente l'aggravante di avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p., in quanto la qualifica di pubblico ufficiale costituirebbe già elemento costitutivo del reato di minaccia a pubblico ufficiale avvinto dal nesso teleologico.
Il tema oggetto dalla sentenza è quello della compatibilità o meno fra l'aggravante di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. e quella di cui all'art. 61, n. 2 c.p. tra il reato di lesioni personali e quello di violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
Il principio di diritto
Cass. pen., sez. VI, 12 maggio 2025, n. 25610
E' configurabile il concorso fra l'aggravante di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. e l'aggravante del nesso teleologico tra il reato di lesioni personali e quello di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, posto che, mentre quest'ultima afferisce al profilo finalistico dell'azione, l'altra riguarda la specifica qualifica rivestita dalla persona offesa destinataria della condotta lesiva.
Il contrasto
Due aggravanti per due profili differenti
Secondo un primo e prevalente orientamento, a cui aderisce la sentenza in commento, nei casi in cui la resistenza (o la minaccia) a pubblico ufficiale si accompagni al reato di lesioni personali, la circostanza aggravante del nesso teleologico e quella di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. concorrono pienamente, perché la disciplina delle aggravanti deve necessariamente essere valutata con riguardo al reato cui questo elemento specificamente accede. Di guisa che, se l'aggravante ex art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. fa riferimento esclusivamente alla fattispecie delle lesioni personali, ciò impone che la stessa sia da considerare solo in relazione a tale ipotesi e non può essere assorbita in un reato differente, sia pure concorrente con quello di cui all'art. 582 c.p. (Cass. pen., sez. VI, 23 aprile 2022, n. 19262, Rv. 283159; Cass. pen., sez. VI, 18 aprile 2024, n. 20053 e Cass. pen., sez. VI, 4 dicembre 2024, n. 4909).
Considerato, altresì, che l'aggravante del nesso teleologico e quella di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. «afferiscono, una al profilo finalistico dell'azione, e l'altra alla specifica qualifica rivestita dalla persona offesa destinataria della condotta lesiva, esse non sono di per sé incompatibili e possono contestualmente sussistere».
Di contro, secondo altra e minoritaria impostazione, l'aggravante del nesso teleologico tra il reato di lesioni personali e quello di resistenza a pubblico ufficiale, assorbe necessariamente l'aggravante di avere commesso il fatto contro un pubblico ufficiale di cui all'art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p. (Cass. pen., sez. V, 3 giugno 2015, n. 25533, Rv. 263913).
Più precisamente è stato evidenziato che quando viene prospettato il nesso teleologico fra le lesioni personali e la resistenza a pubblico ufficiale, le prime non possono che essere rivolte in danno del pubblico ufficiale. Pertanto, non è possibile contestare la circostanza aggravante ex art. 576, comma 1, n. 5-bis, c.p., perché se le lesioni sono aggravate dall'aver commesso il reato per eseguirne un altro - ovverosia la resistenza contro il pubblico ufficiale - la parte lesa non può che essere il pubblico ufficiale. In questo senso, l'aggravante teleologica assorbe necessariamente quella di aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale.
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