È ancora possibile costituirsi parte civile in udienza?
26 Agosto 2025
Veramente non pensavamo che l'angoscia generata dalle mille trappole telematiche che insidiano il cammino degli avvocati potesse giungere a tanto. Dobbiamo ricrederci: anche perchè, con nostra grande meraviglia, qualche incertezza interpretativa della quale taluno è rimasto vittima c'è stata eccome. La costituzione di parte civile, da che mondo è mondo, si è sempre potuta eseguire in due modi: fuori udienza, con il sistema delle notifiche alle altre parti e del deposito in cancelleria, oppure direttamente all'udienza (preliminare, pre-dibattimentale, eccetera). L'entrata in vigore del processo penale telematico, con l'obbligo del deposito degli atti attraverso il PDP, ha fatto sorgere il dubbio se la modalità di costituzione in udienza fosse ancora consentita, oppure se si dovesse considerarla un retaggio del passato. Da un lato, infatti, l'art. 122, comma 2-bis, c.p.p. impone il deposito della procura speciale in copia informatica autenticata con firma digitale secondo le modalità del 111-bis c.p.p., ovvero tramite il Portale Depositi. Dall'altro lato, però, il comma 4 della norma appena citata dispone che gli atti formati personalmente dalle parti possono essere redatti con modalità non telematiche. Ciò consente quindi di concludere nel senso di ritenere ancora possibile – ma aggiungeremmo: non sappiamo ancora per quanto tempo – che la costituzione di parte civile avvenga anche in udienza con modalità, per così dire, analogiche. Nello stesso senso milita la Suprema Corte, che ha espresso queste conclusioni in una sentenza recentemente depositata (V. Cass. pen., sez. II, 7 maggio 2025, n. 18624). |