Opere edilizie abusive e dovere di motivazione nell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi

La Redazione
30 Luglio 2025

L’annullamento dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi è giustificato se l’amministrazione locale non chiarisce con precisione la natura delle presunte opere abusive, né la titolarità delle aree oggetto di contestazione, specie qualora la documentazione agli atti e la consulenza tecnica di parte evidenzino la conformità delle opere e delle pertinenze ai titoli edilizi originari.

In tema di ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi emesse da un ente locale, l’atto amministrativo è illegittimo quando difetta di adeguata istruttoria e motivazione, in particolare se basato su sopralluoghi superficiali e senza misurazioni puntuali, nonché se non confuta gli elementi tecnici e documentali forniti dal ricorrente che dimostrano la legittimità delle opere contestate.

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