Contestazione del rendiconto con opposizione a decreto ingiuntivo

La Redazione
30 Luglio 2025

A seguito di ingiunzione, il condomino può contestare l'errata sistemazione contabile del rendiconto? E, in caso di mancata contestazione, la presenza di un bilancio consuntivo errato comporta ingiustificato arricchimento del condominio?

Preliminarmente, giova ricordare che il rendiconto condominiale è quel documento che contiene le voci di entrata e di uscita, ed ogni altro dato inerente alla situazione patrimoniale del condominio, ai fondi disponibili ed alle eventuali riserve che devono essere espressi in modo da consentire l'immediata verifica. I documenti del rendiconto (registro di contabilità, un riepilogo finanziario e nota esplicativa) perseguono lo scopo di soddisfare l'interesse del condomino ad una conoscenza concreta dei reali elementi contabili recati dal bilancio.

Premesso ciò, in caso di contestazione della morosità, nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di contributi condominiali, il giudice può sindacare sia la nullità dedotta dalla parte o rilevata d'ufficio della deliberazione assembleare posta a fondamento dell'ingiunzione, sia l'annullabilità di tale deliberazione, a condizione che quest'ultima sia dedotta in via d'azione, mediante apposita domanda riconvenzionale di annullamento contenuta nell'atto di citazione nel termine perentorio ivi previsto (30 giorni), e non in via di eccezione. (Cass. civ., sez. un., 14 aprile 2021, n. 9839). In caso contrario, consegue l'inammissibilità, rilevabile d'ufficio, dell'eccezione con la quale l'opponente deduca solo l'annullabilità della deliberazione assembleare posta a fondamento dell'ingiunzione, senza chiedere una pronuncia di annullamento. Invero, se le deliberazioni assembleari non sono impugnate né in questa sede di opposizione né in separati giudizi, non può ravvisarsi alcun ingiustificato arricchimento del condominio, essendo il relativo spostamento patrimoniale munito di una valida causa di obbligazione che lo giustifica (Cass. civ., sez. II, 9 giugno 2025, n. 15318).

In conclusione, il rendiconto consuntivo approvato dall'assemblea, che contenga errori nel prospetto dei conti individuali per successivi periodi di gestione e che non sia altrimenti idoneo a rendere intellegibili le voci di entrata e di spesa, deve essere impugnato dai condomini assenti, dissenzienti o astenuti, nel termine stabilito dall'art. 1137, comma 2, c.c.; se non impugnato, tale rendiconto è esso stesso titolo idoneo nei confronti del singolo condomino, pur non configurando un nuovo fatto costitutivo del credito.

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