Ferie e malattia: la coincidenza del periodo non muta automaticamente la causa dell’assenza

29 Luglio 2025

Se il lavoratore ha presentato richiesta di ferie prima dell’insorgenza, nello stesso periodo, della malattia, il datore può ritenersi obbligato a valutare la situazione morbosa anche se non è stato domandato il mutamento della causa di assenza?

Il lavoratore assente per malattia ha facoltà di domandare la fruizione delle ferie maturate e non godute, allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto, non sussistendo una incompatibilità assoluta tra malattia e ferie, ma a tale facoltà non corrisponde un obbligo del datore di accogliere la richiesta, ove ricorrano ragioni organizzative di natura ostativa, dovendo, in un'ottica di bilanciamento degli interessi contrapposti e in ossequio ai principi di correttezza e buona fede, dimostrare di aver tenuto conto, nell'assumere la relativa decisione, del rilevante e fondamentale interesse del lavoratore ad evitare in tal modo la possibile perdita del posto di lavoro per scadenza del periodo di comporto. Un tale obbligo del datore non sarebbe ragionevolmente configurabile allorquando il lavoratore, pur potendo, non abbia richiesto di fruire delle ferie residue nel momento in cui era in malattia allo scopo di sospendere il comporto. Il lavoratore, inoltre, non potrebbe scegliere arbitrariamente il periodo di godimento delle ferie, né imputare a ferie le assenze per malattia, trattandosi di evento che va coordinato con le esigenze di un ordinato svolgimento dell'attività datoriale e la cui concessione costituisce una prerogativa riconducibile al potere organizzativo del datore. In generale, inoltre, ai fini del mutamento del titolo dell'assenza occorre che la malattia sia insorta durante il periodo feriale oppure che il lavoratore, già assente per il proprio stato morboso, chieda di fruire delle ferie per interrompere il periodo di comporto; ciò, tuttavia, non può avvenire né prima dell'insorgenza della malattia, né quanto il comporto è stato superato con la pretesa di sottrarre, a consuntivo, i giorni di ferie non goduti. Nel caso in esame, avendo il lavoratore presentato la richiesta di ferie quando non era malato - esclusa la possibilità di una sovrapposizione postuma delle due istanze (i.e. malattia e ferie) solo perché riferite allo stesso periodo - trova applicazione la disciplina ordinaria prevista dall'art. 2109 c.c. che attribuisce al datore il potere di stabilire quando le ferie possano essere godute, tenuto conto delle esigenze dell'impresa (Cfr.: Cass., sez. lav., 15 aprile 2025, n. 9831).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.