Approvato il Testo Unico sull'imposta di registro e altri tributi indiretti

25 Luglio 2025

Sistematizzare e armonizzare la disciplina tributaria è stato, da subito, l'obiettivo della legge delega 9 agosto, n. 111 del 2023. A tal fine sono stati introdotti dei Testi Unici che raccolgono le disposizioni relative ad ogni singola imposta.

In tale ottica si colloca il Decreto Legislativo che introduce il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e altri tributi indiretti, approvato, in via definitiva, nella seduta del 22 luglio 2025.

Il documento, che si compone di 205 articoli, entrerà in vigore il 1 gennaio 2026 ed è incentrato sulle imposte che colpiscono i trasferimenti di ricchezza, oltre all'imposta di registro, infatti, sono disciplinate anche le imposte catastali e ipotecarie, quelle di successione e donazione, le imposte cartolari, come quella di bollo.

Il Testo Unico contiene anche quattro allegati che prevedono le ipotesi di atti non soggetti a registrazione, gli atti esenti da bollo, le tabelle delle tasse ipotecarie, mentre, il quarto allegato reca il prospetto dei coefficienti per il calcolo del valore del diritto di usufrutto ai fini dell'applicazione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e di successione e donazione.

Il provvedimento contiene in modo organico tutte le disposizioni relative all'imposta di registro con conseguente abrogazione di tutte le disposizioni preesistenti, incompatibili ovvero non più attuali, al fine di combattere la frammentarietà che affligge da sempre il sistema tributario.

All'abrogazione corrisponde anche una attività di coordinamento, sotto il punto di vista formale e sostanziale, con le disposizioni vigenti e contenute in altri provvedimenti.

L'esigenza di armonizzare la disciplina è espressione del principio di buona fede e leale collaborazione che passa, necessariamente, attraverso la chiarezza e intellegibilità della norma e l'armonia tra le disposizioni.

Per ridurre l'antitesi tra amministrazione finanziaria e contribuente il sistema impositivo, infatti, deve essere retto dal principio di chiarezza e quello della massima partecipazione del contribuente all'intero apparato statale.

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