Cause risarcitorie: quali rapporti tra Giudice di pace e Tribunale?
16 Luglio 2025
La vicenda trae origine dal ricorso per regolamento di competenza proposto dal Tribunale di Foggia, al quale erano stati rimessi gli atti dal Giudice di pace di Foggia ai fini della riunione tra due procedimenti aventi ad oggetto distinti danni da circolazione stradale. Il Tribunale di Foggia, dopo aver qualificato l'ordinanza emessa dal G.d.p. ai sensi dell'art. 40, commi 6 e 7, c.p.c., ha ritenuto insussistente ogni ipotesi di connessione tra i due procedimenti, benchè derivanti dal medesimo sinistro, perché la causa proposta avanti al Giudice di Pace non avrebbe potuto proporsi dinanzi al tribunale in applicazione del criterio della competenza per materia con il limite di valore ex art. 7, comma 2, c.p.c. La Corte di cassazione accoglie il ricorso per regolamento di competenza, richiamando l'indirizzo giurisprudenziale secondo cui “In tema di danni da circolazione stradale, ove due soggetti, rimasti danneggiati nello stesso sinistro, introducano distinte domande risarcitorie, l'una davanti al Giudice di pace (in quanto rientrante nella sua competenza per materia con limite di valore, ai sensi dell'art. 7, comma 2, c.p.c.), e l'altra davanti al Tribunale (giacché riconducibile alla sua competenza per materia perché supera quel limite), la connessione per il titolo esistente fra le due domande non consente al Giudice di pace di rimettere al tribunale la causa pendente innanzi a lui, ex art. 40, comma 1, c.p.c., operando tale norma solo se per le ragioni di connessione indicate dagli artt. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c., oppure, ricorrendo ragioni diverse, se entrambe le cause potevano essere proposte dinanzi allo stesso giudice. Ne deriva che il Tribunale, davanti al quale sia stata riassunta la causa a seguito di pronuncia del giudice di pace declinatoria della propria competenza, può sollevare il conflitto ai sensi dell'art. 45 c.p.c.” (Cass. civ. n. 19053/2016; conf. Cass. civ. n. 24772/2018). Applicando i suddetti principi al caso di specie, si evidenzia quindi che “come è dato univocamente evincere già dalla decisione del Giudice di pace e comunque dall'esame degli atti dette condizioni non ricorrono”. Infatti, la causa introdotta davanti al Giudice di pace è regolata dalla sua competenza per materia e le ragioni connessione non giustificano, alla stregua del richiamato principio di diritto, l'applicazione dell'art. 40, comma 1, c.p.c. |