Accesso ai documenti aziendali nell’ambito di un procedimento disciplinare

15 Luglio 2025

In sede di procedimento disciplinare, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire i documenti contenuti nel tablet aziendale utilizzato per svolgere la prestazione lavorativa se il dipendente ne fa richiesta ai fini della propria difesa?

In tema di procedimento disciplinare, il datore, pur non essendovi obbligato dall'art. 7 St. Lav., è tenuto a offrire in consultazione al lavoratore incolpato i documenti aziendali laddove l'esame degli stessi sia necessario al fine di consentirgli un'adeguata difesa, in base ai princìpi di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto (1175 e 1375 c.c.), indipendentemente dalla comprensibilità dell'addebito contenuto nella contestazione. Pertanto, il datore è tenuto ad offrire in consultazione all'incolpato i documenti aziendali (anche se in formato elettronico e contenuti in un tablet o altro strumento di lavoro) solo in quanto e nei limiti in cui l'esame degli stessi sia necessario al fine di una contestazione dell'addebito disciplinare e sia, quindi, idonea a permettere al dipendente un'adeguata difesa, con l'ulteriore condizione che il lavoratore li abbia indicati in modo specifico. L'art. 7 prefato, infatti, come già sopra precisato, non prevede un siffatto obbligo in capo al datore, restando comunque salva la possibilità per il lavoratore di ottenere, nel corso del giudizio di impugnazione del licenziamento disciplinare, l'ordine di esibizione della documentazione stessa in quanto – e nei limiti - utili alla difesa (Cfr.: Cass., sez. lav., 08 aprile 2025, n. 9268; Cass., sez. lav., 21 novembre 2024, n. 30079; Cass., sez. lav., 27 marzo 2018, n. 7581).

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