ATP a fini conciliativi improcedibile se il resistente è contumace

La Redazione
08 Luglio 2025

Il tribunale di Palermo, nell'ordinanza del 28 marzo 2025, ha valutato la procedibilità dell'accertamento tecnico preventivo a fini conciliativi nel caso di contumacia del resistente. 

È prevalente in giurisprudenza l’orientamento interpretativo secondo il quale l’istituto conciliativo ex art. 696-bis c.p.c. appare di assai dubbia procedibilità se la parte resistente, ritualmente resa edotta del ricorso introduttivo e del provvedimento giudiziale di fissazione dell’udienza rimane contumace. Gli argomenti contro l’ammissibilità dell’istituto nell’ipotesi in premessa sono stati desunti dall’ultimo comma dell’articolo stesso, da cui si ricava che il presupposto operativo per una rituale acquisizione della CTU preventiva nel successivo ed instaurando giudizio di merito è rappresentato da una mancata conciliazione tra “ciascuna parte” che, dunque, se del caso, potrà chiedere la anzidetta trasferibilità dell’ATP conciliativo nel giudizio di merito; da ciò desumendosi l’impossibilità di ammettere o ritenere procedibile una consulenza tecnica preventiva a fini conciliativi in assenza della comparizione di uno dei soggetti coinvolti nella lite instauranda.

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