Le modifiche introdotte dal Correttivo bis alla riforma fiscale
09 Giugno 2025
Tra le più importanti vi è, di certo, quella relativa ai cd. accertamenti a cascata ovvero alla proroga di 85 giorni prevista dall'art. 3, comma 3, del D. L. n. 228/2021. La quaestio iuris, nata da alcuni dubbi interpretativi della normativa, sembrava essere stata risolta con l'ordinanza emessa “incidenter tantum” della Corte di Cassazione n. 960 del 15 gennaio 2025, la quale aveva sancito la proroga automatica dei termini di decadenza per tutti gli accertamenti che fossero “di passaggio” al 2020 e, dunque, non solo quelli in scadenza al 2020. Il Decreto Correttivo, invece, ritorna sul punto stabilendo l'inammissibilità della proroga a cascata a partire dal prossimo anno. Come si legge nel documento in esame “la sospensione di cui all'art. 67, comma 1, del decreto - legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, non si applica agli atti recanti una pretesa impositiva, autonomamente impugnabili dinnanzi agli organi della giurisdizione tributaria, emessi dall'Agenzia delle Entrate”. L'intervento governativo è in linea con la riforma fiscale improntata ad una tax compliance, che si fonda essenzialmente sulla chiarezza degli atti e sul principio di certezza del diritto. Nel dubbio, dunque, la norma deve essere interpretata a favore del contribuente, in particolare se si considera che la proroga dei termini di accertamento rispondeva ad un periodo storico emergenziale da cui originava la necessità di adottare normative a carattere straordinario. Terminato il periodo dell'emergenza epidemiologica, la proroga cd. a cascata non avrebbe alcuna ratio. Il Correttivo interviene anche sulla tassazione cd. consensuale, cd. Concordato Preventivo Biennale prevedendo la proroga della possibilità di adesione alla proposta di concordato al 30 settembre 2025, in luogo della precedente scadenza del 31 luglio 2025. Restano, inoltre, esclusi dalla possibilità di “concordare” il quantum da versare a titolo di imposta, i lavoratori forfettari. In linea con la finanza cd. premiale sono introdotte soglie per le proposte di concordato preventivo biennale elaborate nei confronti di soggetti con elevato livello di affidabilità fiscale. Il Correttivo, inoltre, intensifica la transizione digitale nell'ambito del processo tributario, laddove, attribuisce rilevanza al “documento analogico del difensore”, prevedendo che “gli atti e i documenti del fascicolo telematico non devono essere nuovamente depositati nelle fasi successive del giudizio o nei suoi ulteriori gradi. Il giudice non tiene conto degli atti e dei documenti su supporto cartaceo dei quali non è depositata nel fascicolo telematico la copia informatica, anche per immagine, munita di attestazione di conformità al documento analogico del difensore” (in precedenza la norma faceva riferimento alla attestazione di conformità all'originale). Non solo. È prevista anche la possibilità della lettura immediata del dispositivo in udienza da parte del Presidente della Corte di Giustizia Tributaria, al fine di ridurre le lungaggini processuali. Resta salva la possibilità per la Corte di riservare il deposito in segreteria e la sua contestuale comunicazione ai difensori delle parti costituite entro il termine perentorio dei successivi sette giorni. Il Correttivo interviene anche sui termini di decadenza per l'attività di recupero degli aiuti di stato che deve essere effettuata entro il 31 dicembre dell'ottavo anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Focus anche sulla partecipazione endoprocedimentale di cui all'art. 6 bis, l. n. 212/2000, prevedendo la possibilità, anche in caso di presentazione delle controdeduzioni da parte del contribuente, di attivare il procedimento di accertamento con adesione per tentare di raggiungere un accordo, laddove, all'esito della presentazione delle controdeduzioni emergano i presupposti per avviare il predetto procedimento di accertamento con adesione. Il Correttivo in esame offre diversi spunti di riflessione. In primis, viene rafforzato il principio di certezza del diritto, a garanzia dei contribuenti la cui posizione appare oggi consolidata, soprattutto, in ragione di un ordinamento comunitario orientato ad una maggior tutela dei cittadini contribuenti. In secondo luogo vengono aumentate le garanzie procedimentali come dimostra la possibilità, a seguito del contraddittorio endoprocedimentale, di attivare il procedimento di accertamento con adesione se vi siano i presupposti. Ancora, l'introduzione di soglie per le proposte di concordato preventivo biennale in favore dei soggetti “fiscalmente affidabili” dimostra la nuova prospettiva della imposizione cd. premiale. |