Adottato il terzo Protocollo alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria penale
05 Giugno 2025
Il nuovo Protocollo mira a rafforzare la capacità degli Stati membri e degli Stati partner di rispondere efficacemente alla criminalità, in particolare in un contesto di rapidi cambiamenti politici, sociali e tecnologici. Esso integra e aggiorna la Convenzione adottata nel 1959 e i suoi primi due Protocolli aggiuntivi. I principali miglioramenti recati dal nuovo Protocollo includono la semplificazione e l’accelerazione delle procedure di assistenza reciproca, l'ampliamento della gamma di situazioni in cui può essere richiesta l'assistenza reciproca, l'ampliamento dell'uso dei canali di comunicazione elettronica e delle videoconferenze, la possibilità di utilizzare strumenti di sorveglianza tecnica come i localizzatori GPS e l'intercettazione delle telecomunicazioni, l'introduzione di limiti temporali per l’esecuzione delle richieste. L’esigenza di adottare un nuovo strumento era stata condivisa in seno al Comitato europeo per i problemi criminali (CDPC) il quale aveva sottolineato la necessità di rivedere alcune disposizioni dell’acquis esistente, in particolare alla luce degli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19 e del crescente utilizzo di strumenti digitali nella cooperazione giudiziaria ed al fine di rendere l'assistenza giudiziaria più efficace, maggiormente flessibile e più adatta alla realtà odierna, garantendo nel contempo un elevata protezione dei diritti umani. Il terzo Protocollo sarà aperto ufficialmente alla firma in occasione della Conferenza informale dei ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa, che si terrà a La Valletta (Malta) il 18 e 19 settembre 2025. Il testo del protocollo può leggersi al seguente link: rm.coe.int. |