Adozione da parte di coppia italo-spagnola e trascrizione in Italia
23 Maggio 2025
Si premette che l'adozione nazionale in Spagna è regolata dagli articoli 175-180 del Codice civile (Código Civil Titulo VII, Capítulo V, Sección secunda, De la adopción). In Spagna il minore, per poter essere adottato, deve trovarsi in una delle seguenti condizioni: i genitori debbono essere stati privati della patria potestà da un giudice; i genitori debbono aver dato il consenso all' adozione (nel caso di neonati, debbono intercorrere almeno 30 giorni dalla data di nascita) la sua filiazione sia ignota. L'adottato non può essere adottato da più persone, salvo che si tratti (come nel caso di specie) di due coniugi. L'adozione è stata pronunciata dal Giudice spagnolo con apposito provvedimento che ha applicato la legge spagnola. Il quesito posto pone in primo luogo il problema riguardante il riconoscimento delle decisioni straniere, consistente nell'individuazione del procedimento mediante il quale una decisione giudiziaria emessa nel paese di origine viene riconosciuta come legalmente valida in un altro paese (Stato richiesto), con tutti i suoi effetti legali come determinati nel paese di origine. La questione che ci occupa deve essere risolta con l'applicazione della legge n. 218/1995 (legge sul diritto internazionale privato) e non della legge n. 184/1983 (“legge sulle adozioni'), che prevede il vaglio del Tribunale dei Minorenni quale elemento eccezionale e limitato alla c.d. adozione internazionale. La legge di diritto internazionale privato n. 218/1995 prevede, invero, quale regola generale, l'automatica riconoscimento in Italia di sentenze straniere a condizione che rispettino i principi basilari del nostro ordinamento. Nella specie si applica l'art. 41 l. n. 218/1995 che riconosce le adozioni effettuate all'estero in Italia, ai sensi degli artt. 64, 65 e 66. Quindi, purché siano conformi all'ordine pubblico internazionale e alle norme del diritto italiano. Invero, l'art. 65 della suddetta legge prevede che “ Hanno effetto in Italia i provvedimenti stranieri relativi alla capacità delle persone nonché all'esistenza di rapporti di famiglia o di diritti della personalità quando essi sono stati pronunciati dalle autorità dello Stato la cui legge è richiamata dalle norme della presente legge o producono effetti nell'ordinamento di quello Stato, anche se pronunciati da autorità di altro Stato, purché non siano contrari all'ordine pubblico e siano stati rispettati i diritti essenziali della difesa”. Tale articolo prevede la predisposizione di un meccanismo complementare più agile di riconoscimento riservato all'esclusivo ambito delle materie della capacità delle persone, dei rapporti di famiglia o dei diritti della personalità e richiede il concorso presupposti della "non contrarietà all'ordine pubblico" e dell'avvenuto "rispetto dei diritti essenziali della difesa. Il concetto di ordine pubblico è strettamente connesso a quello del superiore interesse del minore (best interest of the child), cui va attribuito “rilievo determinante” (Cfr. Corte cost., sent. 32/2021) nell'ordinamento giuridico minorile nel suo complesso. L'art. 66 della l. 218/1995 prevede, altresì, che “i provvedimenti stranieri di volontaria giurisdizione sono riconosciuti senza che sia necessario il ricorso ad alcun procedimento, sempre che siano rispettate le condizioni di cui all'articolo 65, in quanto applicabili, quando sono pronunciati dalle autorità dello Stato la cui legge è richiamata dalle disposizioni della presente legge, o producono effetti nell'ordinamento di quello Stato ancorché emanati da autorità di altro Stato, ovvero sono pronunciati da un'autorità che sia competente in base a criteri corrispondenti a quelli propri dell'ordinamento italiano”. Pertanto, alla luce delle norme richiamate e per rispondere al quesito, la sentenza di adozione del Tribunale di Madrid sarà automaticamente riconoscibile ai sensi dell'articolo 41 comma 1 della legge 218/1995. I genitori dovranno quindi recarsi presso gli uffici dello Stato Civile del Comune del luogo di loro residenza per far trascrivere la sentenza. Sarà cura dell'Ufficiale dello Stato civile a valutare l'esistenza la sussistenza delle condizioni previste dalla legge sopra richiamate. Laddove l'Ufficiale dello Stato Civile, al quale viene presentato un provvedimento straniero per essere trascritto, iscritto o annotato, ritenga che non sussistano i presupposti, deve rivolgersi al Procuratore della Repubblica. Lo stesso, se verifica che le condizioni sono rispettate, invita l'Ufficiale dello Stato Civile a provvedere all'iscrizione; in caso contrario, comunica che non può essere data ottemperanza alla richiesta di riconoscimento automatico. L'ufficiale ne dà a sua volta comunicazione alla parte la quale può chiedere alla Corte d' Appello l'accertamento dei requisiti ex art. 67 l. 218/1995. Nel caso di specie, non vi è dubbio che trattasi di adozione nazionale straniera e, quindi, di competenza della Corte di Appello laddove dovesse esservi il diniego di trascrizione da parte degli Ufficiali di Stato civile. In altre parole, sussistendo i requisiti previsti dall'art. 65 l. 218/1995, il provvedimento de quo produce automaticamente effetti nell'ordinamento italiano ai sensi dell'art. 41, comma 1 della medesima legge, senza bisogno di alcun intervento giurisdizionale. All'istante resta il compito di avanzare richiesta di trascrizione rivolgendosi direttamente all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune competente. Per richiedere la trascrizione è necessario esibire un documento di identità in corso di validità e copia integrale della sentenza completa dei requisiti di cui all'art. 64, debitamente legalizzata e tradotta Va ricordato che il caso di specie, relativo ad un'adozione ottenuta in Spagna da due coniugi residenti in Italia (di cui uno italoamericano), non corrisponde un'adozione internazionale bensì a una «adozione nazionale straniera» disciplinata dal comma 1 dell'art. 41 della Legge 218/1995. Anche la giurisprudenza ha peraltro chiarito che laddove vi sia un solo genitore adottivo italiano, la competenza al riconoscimento dell'efficacia del provvedimento straniero è dell'ufficiale di stato civile italiano (Cfr. Trib. min. Milano, 1 luglio 2020; Trib. min. Torino, 7 ottobre 2021; Trib.min. Venezia, 14 gennaio 2022). |