I presupposti per la responsabilità del subappaltatore per il rischio interferenziale

Teresa Zappia
06 Maggio 2025

La responsabilità del subappaltatore connessa al rischio interferenziale presuppone la disponibilità dei luoghi ove sono eseguiti i lavori? La responsabilità può essere esclusa se le imprese svolgono la medesima attività e non lavorazioni diverse?

L'art. 26, comma 1, d.lgs. n. 81/2008, postula che il datore di lavoro-committente abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui sono realizzate le opere oggetto dell'appalto. Il comma secondo del medesimo articolo prevede, invece, che nel caso di esecuzione di opere in appalto tutti i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e di protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto e coordinano gli interventi di protezione e di prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Il rapporto tra le previsioni deve essere inteso nel senso che il primo perimetra il campo di applicazione del secondo, ma non ne estende la disciplina, in quanto non estende dal "datore di lavoro-committente" al "subappaltatore" la necessità di avere la disponibilità dei luoghi in cui si svolgono le opere oggetto dell'appalto. Può, pertanto, ragionevolmente concludersi che il disposto del primo comma resta riferito al solo datore-committente e non anche al subappaltatore; pertanto, se il primo, nella cui disponibilità sono i luoghi in cui devono essere eseguite le opere, decide di affidarne l'esecuzione a terzi, perché sorgano a carico del subappaltatore gli obblighi previsti dal comma secondo dell'art. 26 non è richiesto anche per quest'ultimo la disponibilità dei luoghi, posto che la stessa è in capo al datore-committente.  La responsabilità per il rischio interferenziale non viene esclusa nemmeno qualora le imprese, operanti sul luogo del sinistro, svolgessero le medesime attività, dal momento che suddetto rischio è collegato alla circostanza del coinvolgimento nei lavori di plessi organizzativi diversi, a prescindere dall'attività specificamente svolta da ciascuno.( Cfr: Cass. pen., sez. IV, 28 febbraio 2025, n. 8297; Cass. pen., sez. IV, 16 gennaio 2019; n. 1777; Cass., sez. IV, 01 febbraio 2018, n. 9167).

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