L’esperimento della mediazione volontaria non interrompe la decadenza dall’azione possessoria

La Redazione
06 Maggio 2025

Nel caso in esame, il ricorrente agiva in giudizio contro la convenuta mediante azione possessoria, denunciando lo spoglio violento e/o la turbativa e molestia che la convenuta aveva asseritamente posto in essere nei confronti di un locale rifiuti in uso del ricorrente. La convenuta, costituendosi, eccepiva la tardività dell'azione possessoria per il decorso del termine di un anno dai fatti denunciati. Il ricorrente, a sua volta, sosteneva che il tentato esperimento della mediazione volontaria tra le parti avesse interrotto il decorso del termine.

Nel caso in esame, il giudice ha rilevato l'intervenuta decadenza dell'azione possessoria ex artt. 1168 e 1170 c.c. per essere stato introdotto il ricorso oltre il termine di un anno, dallo spoglio e dalla turbativa, indicato dalle norme citate. A nulla rileva, per interrompere la prescrizione, l'introduzione del procedimento della mediazione volontaria avviato prima dell'azione possessoria, poiché quest'ultima (l'azione possessoria) è espressamente esclusa dall'elenco delle materie per cui la mediazione è stabilita dalla legge come obbligatoria (art. 5, d.lgs. n. 28/2010).

Difatti, solo per la mediazione obbligatoria trova applicazione la disposizione di cui all'art. 8, comma 2, d.lgs. n. 28/2010, il quale equipara la domanda di mediazione alla domanda giudiziale con riferimento all'interruzione della prescrizione. 

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.