Rider: le nuove indicazioni del MLPS per la tutela del lavoro tramite piattaforma
23 Aprile 2025
Con la circolare n. 9/2025, pubblicata il 18 aprile, il Ministero del Lavoro ha espresso significative indicazioni sulle modalità mediante cui può essere resa l'attività dei rider, in attesa del recepimento entro il 2 dicembre 2026 della Direttiva Ue 2024/2831 sul miglioramento delle condizioni di lavoro nel contesto delle piattaforme digitali. Come si legge nel documento, la prestazione dei ciclo-fattorini può considerarsi come forma di lavoro autonomo (solo quando manchino gli elementi tipici della subordinazione) o come rapporto di lavoro subordinato in base al funzionamento delle piattaforme e dell'algoritmo utilizzato. Se il rapporto di lavoro è subordinato, la tipologia contrattuale cui fare riferimento per il trattamento economico e previdenziale è quella del contratto intermittente, risultando la più idonea alla dinamica lavorativa dei rider: per tale contratto è richiesta la forma scritta per la prova e il datore di lavoro deve trasmettere la comunicazione preventiva di lavoro. Inoltre, come ha puntualizzato il Ministero, in questo caso è prevista l'obbligatorietà della retribuzione solo per le ore di effettivo svolgimento della prestazione e il pagamento di un'indennità di disponibilità per i casi in cui il lavoratore sia obbligato contrattualmente a rispondere alla chiamata del datore di lavoro. Infine, la circolare in analisi, fra le forme contrattuali ipotizzabili per questi platform workers annovera anche la collaborazione coordinata e continuativa che soggiace all'art. 2, c.1 d.lgs. 81/2015 per cui, in presenza della cd. “etero-organizzazione”, si applica comunque la disciplina del lavoro subordinato (anche per gli aspetti previdenziali). Fonte: (Diritto e Giustizia) |