Rimborso dei finanziamenti ai soci in violazione della postergazione: esclusa l’azione di ripetizione

La Redazione
20 Gennaio 2025

La Corte d'Appello di Firenze ribadisce l'esclusione della ordinaria azione di ripetizione in relazione ai rimborsi di finanziamenti effettuati dagli amministratori di una s.p.a. poi fallita, in violazione dell'art. 2467 c.c., motivando tale conclusione con applicazione delle regole generali di cui all'art. 1185 c.c.

Il rimborso ai soci di finanziamenti, in violazione della postergazione ex art. 2467 c.c., dà luogo ad una responsabilità degli amministratori, ma una volta che questi abbiano effettuato il pagamento pur in presenza di una temporanea inesigibilità, deve escludersi la proponibilità di una ordinaria azione di ripetizione: l'unica forma di tutela esperibile è quella espressamente prevista (allora dall'art. 2467 c.c. ed attualmente dall'art. 164 c.c.i.i.) dell'inefficacia dei rimborsi avvenuti nell'anno precedente la dichiarazione di fallimento (adesso nell'anno precedente la domanda da cui è seguita l'apertura della procedura concorsuale). Trattasi di una revocatoria fallimentare ex lege, del tutto simile, quanto a meccanismo operativo (inefficacia automatica), a quella dei pagamenti di cui all'art. 65 l.fall.

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