La responsabilità della pubblica amministrazione da illegittimo esercizio della funzione pubblicistica è di natura extracontrattuale
11 Maggio 2023
Il collegio si pronuncia sulla questione della responsabilità civile della Pubblica Amministrazione da illegittimo esercizio delle funzioni pubblicistiche, richiamando una recente pronuncia dell'Adunanza Plenaria (n. 7/2021).
Preliminarmente è illustrata sia la posizione giurisprudenziale tradizionale, che riconduce siffatta responsabilità nell'ambito di quella aquiliana ai sensi dell'art.2043 c.c., sia la posizione giurisprudenziale minoritaria, secondo cui quella dell'amministrazione configurerebbe una responsabilità da inadempimento di obblighi scaturenti dal contatto sociale instaurato tra la pubblica autorità e l'interessato nell'ambito del procedimento amministrativo, con conseguente applicazione della disciplina di cui all'art.1218 c.c.
Tanto illustrato, il collegio dichiara la natura extracontrattuale della responsabilità della pubblica amministrazione da illegittimo esercizio della funzione pubblicistica, non potendo configurarsi un rapporto obbligatorio nell'ambito di un procedimento amministrativo in quanto:
-nel procedimento amministrativo, a differenza del rapporto obbligatorio, sussistono due situazioni attive, cioè il potere della p.a. e l'interesse legittimo del privato;
-il rapporto tra le parti non è paritario, ma di supremazia dell'amministrazione.
Il risarcimento può essere riconosciuto se l'esercizio illegittimo del potere amministrativo abbia leso un bene della vita del privato, che quest'ultimo avrebbe avuto titolo per mantenere od ottenere, secondo la dicotomia interessi legittimi oppositivi e pretensivi ed alla luce di una loro dimensione sostanzialistica.
Spetta dunque al danneggiato fornire in giudizio la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria, dovendo provare:
- sul piano oggettivo, la presenza di un provvedimento illegittimo causa di un danno ingiusto, con la necessità di distinguere l'evento dannoso, derivante dalla condotta, che coincide con la lesione o compromissione di un interesse qualificato e differenziato, meritevole di tutela nella vita di relazione, e il conseguente pregiudizio patrimoniale o non patrimoniale scaturitone, suscettibile di riparazione in via risarcitoria;
- sul piano soggettivo, l'integrazione del coefficiente di colpevolezza, con la precisazione che l'ingiustificata o illegittima inerzia dell'amministrazione o il ritardato esercizio della funzione amministrativa non integrano la colpa dell'Amministrazione. |